REMI SULL’ADRIATICO gazze paesane. — Questo è anche costume di New-York; andiamo aiutar portare la botte che certo Ferruccio e Massi hanno abbandonato sulla strada. — Due ore — grida Nardin al nostro ritorno — per pigliar acqua ! — In America si dovrebbe far più presto; ma qua solo gli abitanti sono americani. La lingua è italiana; i servizi sì, quelli son jugoslavi : due ore per riempire la botte e ventiquattro per un telegramma. — Tutti a bordo! Ancora un ulbano che in puro veneto chiede : — Non parla nissun de voi l’inglese? — No! No! Viva l’Italia. Alza la veletta. Tramonta il sole dietro gli Asinelli. Il monte Ossero è sovrastato sempre da nubi fosche ; qualche lampo di tratto in tratto ne arrossa i contorni. Il faro verde di Morovnic occhieggia dal mare. Ecco la valle. Sabbia. Bassofondo. — Attenzione da prua; scandagliare! Jacki è lo scandaglio vivente. È quasi notte che ormeggiamo la nave fra due moletti. Sorge dal bosco d'ulivi una gran luna rossa che si specchia nello stagno vicino alla tenda.