74 LEDVINCA ginare la profondità del canale, inganna il navigante poco esperto. Ma in questo Quarnero dove la bora impetuosa rotola improvvisa dal golfo di Fiume, e lo scirocco incanalato provoca onde oceaniche, sono provvidenziali, indispensabili; e questi rifugi sono ben noti ai pigri trabaccoli romagnoli, alle agili golette piranesi. Anche oggi ce ne sono tre all’ancora a porto Badò. Laggiù è basso fondo melmoso pieno d’insetti, di bi-scie d’acqua e di vipere —• ci avvisa un doganiere. — Vediamo allora di piantare le tende sulla roccia. Nardirì ha terrore delle biscie ; non dorme sotto la tenda. — Si va all’osteria? — Che si fa, brigadiere Sghersi? — La mia prigione è vuota, se credete io v’arresto e passate la notte in guardina. — Certo questa sarà la prima e l’ultima volta che preghiamo di farci arrestare. Era una settimana che dormivamo sotto le fragili pareti della tenda. Sentirsi in una casa sembra ridiventare uomini civili. Anche l’acqua corrente. Che prigione ideale. — Ma una sigaretta di contrabbando in compenso me la offrirete!