80 LEDVINCA può rispondere all’ondata d’improperi. —• Hai sentito, Massi; per una sigaretta? Peggio che se avessimo ammazzato il loro padre. — Siamo perseguitati. Si riarma. La palata ora accenna a migliorare. 11 vento soffia gagliardo. I remi lanciano spruzzi al sole; sfere d’acqua si colorano come l’arcobaleno. — Cimitero di naufraghi a dritta, — annuncia Lelle. È una buona ragione per fermare ancora. Sulla collina sta un ampio masso bianco sul quale poggia un’ancora di nave; porta una scritta che non si riesce a leggere. Tutt’intorno croci. Silenzio a bordo. È il privilegio concesso al solo marinaio d’aver un proprio cimitero. Ormai porto Cuie è vicino. Un lungo molo all’entrata fa da frangi-onde alla tramontana. Noi scendiamo giù in fondo nella valle bassa, tra le barche catramate di pescatori. Lisignano ci sovrasta. Non sono ancora le 11 e già si scarica nuovamente quasi tutto quanto s’è caricato con tanta cura un paio di ore prima.