REMI SULL’ADRIATICO 51 San Niccolò; le prime case; il porto. Sono le sedici quando attracchiamo finalmente al molo di Cherso. Ma la tenda al molo non la possiamo piantare. È lungo e penoso il peregrinare per il vallone in cerca di un campo ospitale. Fontane ci offre l’acqua freschissima sorgiva; che doccia dopo tanto sale; nasconde però l’insidia della malaria. Il molino sociale? Brutta gente. Stanchezza e scoramento. Sembra che tutte l’alghe del vallone si siano attaccate alla nostra carena. Ma bisogna vogar ancora. Drizzar la schiena poi, è impresa che neanche si tenta, tanto è ardua, tanto è pesante. Sembriamo l’armo dei sette gobbi. Le pere dure e verdi comperate a Fontane vengono ingozzate ingordamente dai rematori affamati, ma soprattutto assetati. Che disastro di stomachi domani. San Niccolò, tu che proteggi i naviganti nel momento del supremo abbandono ci ispirasti di venire a te; e da te siamo.