REMI SULL’ADRIATICO 47 I teli mimetici alzati sull’uniformità azzurrina chiara del cielo creano l’unica macchia nera del paesaggio; e neanche ombra fanno chè il sole, ormai alto, lascia cadere a piombo, sul mondo paralizzato, luce infuocata. Gagliola lontanissima sembra una vela che il destino offre troppo tardi al grande prigioniero per disertare una seconda volta. Siamo sul mare della beffa di Buccari; fra Unie e Promontore ; su di un legno più fragile delle tue tavole di ponte, maestro d’ogni ardimento! Oggi siamo degni tuoi discepoli, Comandante. Mezzogiorno. Sole cociente Chi può far niente? Poggia a vai Sassosa; un po’ di moto alle membra costrette fra il carrello e il frontapiedi ridarà vigore. — Un Santa Maria! Sventolìo di stracci; saluti. Ma quello fila impassibile alla sua altezza astrale. — Una birra è il palio. — Dàgli, albanese! — Dàgli, Massi ! Sono i più quotati lanciatori. Gli altri tirano perchè non si sa mai.