*552- Et particolarmente a’ Vi net ioni, Stefano Tìepolo ter-%a volta Centrait. %}di Tracia r¡foiuto eli travagliar P Imperatori . Su» iffitct-tt. Otcvpa Mei . 236 DELL' HISTORIA quente ufcita d’armate da Coftantinopoli , convenendo loro di ilare ad ogni accidente ben proveduti. Però crearono la terza volta Generale di mare Stefano Tiepolo; accrebbero i prefidii dell’ifole, & altri luoghi a marina; fecero armare in Candia alquante galee ; per haverne numero molto maggiore , facevafi nell’ Arfenale lavorare con eftraordinaria diligenza ; furono ancora dal Senato eletti venti Governatori di galee , & altri venti ( ma con titolo di Sopracomiti) ne elelfe il maggiore Coniglio; perche tutte le cofe fuifero pronte, & ben difpofte, per potere accrefcere 1’ armata fin’ alle cento galee in qualunque improvifo bifogno. Quelli moti così grandi de Turchi non pure non eccitavano ne’Prencipi Chriiliani alcun migliore proponimento alla concordia ; ma pareva anzi, che tanto più s’ accendeife 1’ animo del Rè di Francia a travagliare le cofe di Cefare, quanto che Io vedeva occupato nel riparare ad altri fuoi danni contra le forze de’Turchi . Però continuando nel fuo penfiero di pattare in Germania, perfuadendofi , che l’Imperatore aftretto da tante parti, & particolarmente veggendofi ridotto a grandiifimi pericoli, per la congiura contra di lui di tanti Prencipi d’ Alemagna , havefle a condefcendere, per liberarfene , a qualunque accordo , etiandio con la celione di alcuno di quegli flati in Italia, ò in altra parte, fopra i quali haveva la Corona di Francia pretensone ; polli dunque infieme circa quaranta mila fanti di più nationi, & qua-tro mila cavalli, con apparato grande d’artigliata, s’inviò verfo il paefe di Lorena, ove da Monfignor Ana di Momorausì, gran Conteftabile del regno, andato innanzi con parte de. eilercito, era già Hata occupata la città di Mez , città di ngione della Camera dell’imperio, benché il governo di eifa fuife pollo in mano di alcuni de fuoi proprii più principali, havendo il Vefcovo per Capo. Entrò poco dapoi in eifa il Rè armato, & vi fù ricevuto , come a gran Prencipe, & vittoriofo fi conveniva, con grandiliimi honori. In quello paefe fi trattenne un