VINETIANA LIB. X. 105 giore incommodo; talché il popolo avezzo prima a vive- 1539 re delitiofamente, & ad ufare folo il pane di formento, conveniva pafeerfi d’ ogni forte di biade, ma con perico- lo , non effendo da luoghi llranieri fomminiftrate, di venire a mancamento : cola, che apportava a1 Senatori lom-mo travaglio , & moleftia . Onde per dover fupplire a coli importante bifogno , penfavano altri elfer neceifaria l’amicitia de Turchi, & altri doverfi ricorrere a gli Spa-gnuoli, per havere da gli dati, ò de gli uni , ò de gli altri le tratte de’ grani ; onde avveniva, che la medefuna cofa fi prendere per fondamento di foftentare contrarie opinioni. Gofi veniva a correre il tempo lenza alcuna certa rifolutione ; talché T Ambafciatore Contarini n«n ricevuto nuovo ordine, & feguito il fuo camino, giunfe a Vinetia , il Cantelmi lì dipartì fenza alcuna commif-fione. Quelli irrefoluti configli diedero fperanza a Cefare, il tor/fpf”*' quale ila va a tutte l’occafioni vigilante, di poter rompe- p°ter tirf* 1 • 111 n ' >1 1 •17'** nuova /«?- re la trattatione della pace, & tirare un altra voltai Vi- gaiv>ne-netiani a confirmare la lega. Però illimando niuna cofa ^¡àZZ' poter più giovare a quella fua intentione, che il far ere- federe di tenere buona intelligenza co’l Rè di Francia; onde, & egli libero da altri impedimenti poteife impiegare tutte le fue forze all’ imprele del Levante, & il Rè di Francia haveife finalmente ad ajutare , & favorire la lega; deliberò di far venir a Vinetia perlona principalif-funa, periuadendo al Rè , che faceife il medefimo, per dar conto dell’abboccamento , eh’erano per far infieme, & per feoprire qualche cofa de’penfieri de’Vinetiani. Si trasferirono dunque a Vinetia a’dieci di decembre per nome dell’ Imperatore il Marchefe del Guallo , eh’ era suoi Amia. all’ hora governatore di Milano , & Monlignor Anibao, fciatori-eh’ era Marefciale Generale nel Piemonte, per nome del Rè Chrillianiffimo . Furono quelli con ogni termine d’ho-nore ricevuti, come pareva convenirti alla grandezza de’ trattati. Prencipi, che gli mandavano, & alla nobiltà, & grado delle perfone loro ; incontrati dalla Signoria con numero gran-