REMI SULL’ADRIATICO 129 — Andiamo all’assalto! Troveremo qualche cosa di buono nella cambusa. Una scusa per salire a bordo è presto trovata. Noi siamo in sette con la scure e la baionetta, dunque nove. Loro a bordo saranno sei o sette al massimo. — Ora dormono; non c’è che il timoniere sveglio e quel marinaio a prua che rappezza una vela. È ormai a portata di voce. Pronti ai remi per l’abbordaggio. — Ohi della barca ! Bonazza in Quarnero ! — Bonazza per nualtri. Voga piano sotto bordo. — Dove si naviga? — Patrasso! E voi con la scorza del granzo per dove? — Zara! Siam quasi a lai. — Noi toccheremo anche Zara per ei rifornimento in punto Franco. Tabacco e caffè. — Se non se fuma chi sta otto ore de guardia! — Pronti, ora io salgo; Ferruccio dirige la manovra da grande ammiraglio. Vi getto una lanzana; legate la barca e poi su tutti. Lelle resta a bordo pronto ad ogni evenienza. — Digo, paron ; gavè un poco de petrolio da darne che semo restadi in secca.