REMI SULL’ADRIATICO 133 Il saccheggio è stato migliore di quanto speravamo; e senza lotta. Che buona acquavite. — Buon viaggio. Il sole incomincia ad essere rosso, basso vicino al mare. La bruma lo vela leggermente colorandolo d’arancione. Son presto le diciannove. — Arrivederci a Zara! — Molla in bando. — Grazie, barba. — Buona fortuna, fioi ! È sbonacciato. Il riflesso rosso della sfera sempre più grande del sole nel mare terso, sembra una sanguinante ferita al mondo. Ancora 6 miglia al vallone di Unie. Sgranchire le membra! Ginnastica aperitiva prima di cena senza aver pranzato! Meno male che c’è l’acquavite nello stomaco, altrimenti con la fame che gira per coperta, chi la faceva a vogare ancora un’ora? Il veliero resta fermo con la sua sagoma potente, irta di pennoni, di alberi, di sartiame, a spiccare nero sullo sfondo verde chiarissimo del mare e del cielo. È la prima volta che si voga in bonaccia e senza caldo.