136 LEDVINCA Capitolo XVIII - LA NONA TAPPA Fa freddo alla notte. Sotto la tenda ben ricoperti però è caldo. Ma al posto di Ferruccio questa notte c’era una fessura e tutto il tempo una sottile lama fredda gli accarezzava le spalle ; e più lui si copriva e' più quella soffiava tagliente; e più cercava di tapparla e più l’allargava. Finché verso l’alba, non potendone proprio più di quel risvegliarsi brusco ad ogni raffica di vento, Ferruccio si alzò. Suonavan il mattutino le campane di Unie. E il sole stava già in agguato dietro i monti per balzar fuori all’ora giusta stabilita dagli astronomi. Uscir di tenda o camminarvi sotto è sempre ardita impresa per la poca luce e per l’eccesso di persone che sempre sotto vi si trovano. Ad ogni modo pestando ad uno il ventre ad altri i piedi o il capo e battendo a più riprese la testa contro il paletto che su ritta la mantiene, Ferruccio arrivò ad uscire; seguito però da un mar di contumelie che a ridir sarebbe offesa, agli uomini e a Dio.