ORATORE ALLA PORTA OTTOMANA 77 così presto comparar un esercito per poter venir contra questo potentissimo Signor. Mi dimandarono se io credea che il pontefice li daria soccorso ; li dissi di sì. Mi dimandarono eliam quello che lui avea a fare con il serenissimo imperatore ; li dichiarai la parentela ; sicché per tante interrogazioni fattemi in questa materia, mi fa credere che 1’ animo suo sia indirizzato contra quel regno. Vero è che è opinion di molti che questo anno Sua Eccellenzia sia per far grossa armata, e questa è una voce pubblica ; che fondamento veramente abbia, io non l’intendo (1). Fino al mio partire da Costantinopoli non ho veduto maggior preparazion di armata di quello che per 1’ ultime mie scrissi a Vostre Eccel-lenzie, videlicet che 4 galee erano fornite, e solo due altre si acconciavano. Vero è che il Signor avea mandato comandamento per lutto, che dovessero esser mandate di lì tutte le maestranze che poteansi avere : e un gran signore come questo in breve tempo potria far gran cose. E quando giunsi a Gallipoli feci similmente con ogni diligenzia esplorare se si lavoravano le galee che sono lì ; ritrovai che non si faceva alcuna cosa, ma ben intesi che aveano mandato a Scio e a Metelino per maestranze. Questo li so ben dir, che parlando con Mustafà bassa, lui mi disse che il Signor era per armare da 10 galee per mandarle fuora, come fece l’anno preterito, e a questo proposito mi disse che manderia un capitano uomo dabbene, e non di quella condizione che fu l’altro ; ma circa di questo Vostra Sublimità per giornata potrà essere avvisata di lutti li apparati che si faranno, perchè facilmente si possono vedere. Questo Signore al principio fu giudicato liberalissimo per la grande esborsazione del danaro che fece , e tra le altre cose volle satisfar alli azzamini (2) tutte le sete che li erano state tolte da suo padre, che montarono a gran quantità di danari ; al presente non par sia così inclinato allo spender il danaro, immo molte spese che si giudicava Sua Signoria dovesse fare sono state per lui pretermesse. (I) Preparava la spedizione di Rodi. (S) Azzamini, mercanti persiani.