ORATORE A BAJEZID li 21 Maestà cominciò a riformar la milizia, volendo con questo attribuir la vergogna al difetto della disciplina non ben ordinata e regolata ; aggrandì prima il numero de’ gianizzeri, cbe sono uomini eletti da tutte le nazioni, ed allevati con molta disciplina, nella destra de’quali è fondato il nervo delli eserciti lurcheschì ; provvide che e questi e li soldati d’altri ordini portassero armi di miglior forma e più oCTensibili che non solevano portar prima. Nelle artiglierie non è anco restato di far ogni sorte di spesa, sì perchè siano accommodate da potersi portar in qualunque loco, come anco per aver genti che sappiano reggerle ed adoperarle. Nella cavalleria ha anco messo ordini mirabili; onde si vede che, con un solo comandamento, con molta prestezza si mette in pronto di genti da terra a piedi e a cavallo, e di marinari per il servizio delle galere ; con le quali provvisioni ed ordini ha fatto dopo cose meravigliose. Perchè, mandato del 1493 Cadu bassa in Croazia contro croati e schiavoni ed ungheri che si erano uniti, ne riportò vittoria segnalata (1). Nel 1498 incominciò la guerra con Vostra Serenità, la cagione della quale non pretermetterò, essendomi stata accusata da persona che ha l’intrinseco di Sua Magnificenzia, e parendomi che sia a proposito racccontarla; sì perchè restino alcuni discolpati che hanno avuto qualche imputazione, come anco perchè li ministri suoi imparino a non voler vederla così sottilmente, che siano poi istrumenti d’ accender fuochi inestinguibili, o che pur se si estinguono si faccia ciò con tanto sangue, quanto ha provato questo sapientissimo Senato. Fu la prima causa la protezione tolta da Vostra Serenità de! conte Giorgio Cernovi- sue schiere distrutte, le due castella cadute in potere dei Mamelucchi, e sé medesimo tratto in cattività. Questa seconda sconfitta fu veramente dovuta alla indisciplina delle troppe del Gransignore (v. Ilammer, Storia dell'Impero Ì Ottomano, vers. ital. , Voi VII, p. 71 e seg. ). (1) Le truppe turche, guidate dal caramano Jacub pascià (Gadu bassa), penetrate nel 1Ì93 in Croazia , la misero a ferro e a fuoco ; e arrestate nel-' l'impeto della loro scorreria da Jacopo Szekely diedero li 9 settembre di quell'anno battaglia ai croati ed agli ungheri, dei quali 5700 caddero uccisi, ed altrettanti col bano Derencsenv furono spediti in catene a Costantinopoli , a testimonio di cosi gran vittoria.