90 RELAZIONE DI MARCO MINIO Io lio avulo dal Signor Turco in dono due casacche d’oro, le quali saranno appresentate per il secretarlo alle Ec-cellenzie Vostre : mi hanno etiam mandalo in dono aspri 5000, li quali ho posto a conto di Vostra Serenità, e perchè mi è parso che lo ambasciator che fu a Venezia per allegrarsi della creazion di questo Signor, non sia degno di alcun premio per le promesse che lui fece a Vostra Serenità per far acquetar la cosa delle quattro fuste di Coron, avendo operato il contrario, come di sopra ho significato, però ho detto a quel magnifico bailo che non li debba dar cosa alcuna per la causa sopra detta. Vero è che, come altre volte scrissi a Vostra Serenità, lui ¡stesso mi confessò non meritar quello che la gli avea promesso, perchè la materia non era stata acquietata, ma differita fino al mio giunger a Costantinopoli; e avendo lui dopo il mio giunger fatto l’officio che di sopra ho detto, mi è parso non dover meritar cosa alcuna. Non voglio narrar al presente di quante molestie mi sia stata la galea con la qual andai a Costantinopoli per averla tenuta li, che in verità sono state molte, e sarei per ricordar con ogni reverenzia a Vostra Serenità che de celerò la non permettesse che alcuna galea avesse a dimorar li per alcun tempo. Io li ho convenuto dar una paga , come per altre mie le scrissi, la qual montò da ducati 350. Item ho speso in biscotti cantara circa 350, che hanno montato circa ducati 280, come per li conti Vostra Serenità vederà il tutto particolarmente, sicché la detta galea mi è stata di gran fastidio e di gran spesa. Il sopraccomito della detta è stato il magnifico messer Simon Lion, come è ben noto a Vostra Sublimità, il qual si è affaticato in tener sempre la galea benissimo in ordine, ed è stata sempre ben attrezzata ; ha usato ogni diligenzia alla conservazion e sicurtà di quella, è stato diligentissimo nella navigazione a Costantinopoli, ha ovviato a molti inconvenienti per la desterità sua per li garbugli che continuamente venivano fatti da’ turchi a’ nostri galeotti; è persona prudente ed animosa, quale in ogni impresa è per far onore alla Sublimità Vostra, e merita essere appresso Lei commendalo.