118 SOMMARIO DELLA RELAZIONE DI MARCO MINIO, EC. parole disse, che qui non scrivo. E venuto giuso, il Serenissimo, giusta il solito, lo laudò (1). (1) Poiché il Sanulo ci conservò ne’suoi Diarii (Voi. XLVI, p. 132-133) la versione della risposta del Sultano alle credenziali del Minio, rilasciatagli al suo partire da Costantinopoli, stimo opportuno di pubblicarla, siccome saggio dello stile diplomatico adoperato in Turchia nel secolo XVI. « Suliman sciah, jilius Selim, Imperator, semper victor; per miserazion » divina e per grazia del profeta Macomet, e favor delli quattro suoi amici, e » il resto di altri suoi compagni cc. ; Io imperator degl’imperatori, e re inco-» ronato sopra gli uomini che sono sulla faccia della terra, ombra di Dio so-» pra le due terreferme, imperator del Mar Bianco e del Mar Negro, e della » Romania, e dell’Anatolia, e del paese della Grecia, e della Caramania, e del » Dulcadir, e del Diarbechir, e del Dirnaizam, e di Damasco, e Aleppo, e del » Cairo, e sacrosanto Jerusalem, e della sublime Mecca e veneranda Medina, » e di Zide, e di Gcmcn, e di molti altri paesi, Sultan Suliman sciah, impe-» rator, figliuolo di Sultan Selim sciah imperator : » Tu, Andrea, che sei doge di Venezia, hai mandato il tuo uomo Marco » Minio, eletto ambasciador alla mia nohil Porta, eh’ è sedia di felicità, come » l’Oriente, ed ò appresso Dio accetta, e per congratularsi con la Mia Maestà » della vittoria, giusta la perfezion dell’animo sincero e benevolenzia fedele » che hai verso Mia Felice Maestà ; esso ambasciador venuto, e abboccatosi, » ha satisfatto a tutto quello che convicn all’officio dell’ambasceria; ed es-» sendo stà appresso la Maestà Mia, con buona licenzia e’ vien mandato di II ; » cosi ti sia noto. » Scritta addi 16 della luna di sciaban, dalla fuga del Profeta 933, data » in la città di Costantinopoli ».