60 SOMMARIO DELLA RELAZIONE DI BART. CONTARINI per cento; poi è calala la bontà, e valgon assai manco. Detto deferder e li bassà dissero: Il Signor vuol li danari, perchè li ciambellotti saran tristi, e sempre sarà scandalo ; e così essi oratori si contentarono post multa darli in danari, ma a ragion di saraffi correnti, seguendo la commission loro. E concluso questo, ebbero un altro fastidio, la liberazion delle galee di Alessandria, capitano ser Geronimo da Canal, eh’ eran in porto ; dicendo : Le vanno a fondo. E li bassà stentarono a darli licenzia; e questo per due rispetti, l’uno non si sapesse quando partiria la sua armata di Alessandria per tornar a Costantinopoli, 1’ altro per uno garbuglio fatto, che , alcun accusò dette galee aver portato ducati 10000 per dar a Toman bei soldano, che si difendesse contra il Turco. Un galeotto dicea questo ; e loro, turchi, voleano li danari, e fecero ritener un gentiluomo da ca’ da Canal, parente del capitano, e due altri delle galee ; e loro oratori giustificarono la cosa , che non era da creder, ma son avanie ; sicché si tolsero giuso ; e il deferder disse avea fallito ed era stato mandato per il debito di toglier il pepe , come capitolò D. Domenico Trevisan procurator, quando fu orator al soldano; nnde detti oratori convennero mostrarli 1’ assoluzion di que- * sto fatto per il soldan morto, e li privilegii e comandamenti esser stati confirmati per il Signor Turco al consolo nostro ser Nicolò Bragadin di Alessandria ; sicché non si penò per dir altro, ma eh’erano contenti darli licenzia partissero il giorno dopo che si levasse la sua armata. Ora poi addì .... andarono vestiti alla presenzia del Signor, e iterum li bacia-ron la man senza dir altro ; e volendosi partir .... bassà li disse: bisognava uno di loro andasse con la sua armata a Costantinopoli, e questo perchè Curtogoli, capitano di quella, stato corsaro, avea fatto danno a’ nostri ; per più securtà il Signor Turco voleva lo accompagnassero fin a Costantinopoli, poiché alle isole non avriano aiuto recato, andando senza uno di loro ; ed esso ser Bortolo disse credeva che ’1 trapasso non era possibile, perchè volendo andassero in Cipri a provveder i tributi, non potevan andar a Costantinopoli. Ora, li disse, tu anderai in Cipri, e il tuo collega anderà a Costantino-