BAILO A COSTANTINOPOLI 363 essi quella virtù militare che per il passalo li persuadeva a sprezzare i ripari delle muraglie, stimando che bastasse quel solo dei petti e delle vile loro. Hanno anco tentato più volte di fabbricarne a’confini della Serenità Vostra per guardarsi, come dicevano, dagli Uscocchi ; ma mi son sempre opposto, e oltra che ho impedito 1’ opera, ho ottenuto anco diversi fermani che non si possano fare, anzi che se queste fossero principiate si dovessero distruggere. Di munizioni da guerra e altri bellici ¡strumenti il Turco ha quella quantità che vuole, essendo in suo poter, come ho detto, far quante artiglierie gli piace, come ha modo di potersi provvedere di polvere e dei necessarj materiali per ogni bisogno, ed ancora di ogni altra sorte d’ ¡strumento da guerra secondo 1’ uso e la maniera del suo combattere. Di vettovaglie soleva nel paese del Turco essere altre volle abbondanza grandissima, così per uso del tempo della pace come per bisogno di quello della guerra; ma al presente è così poca la cura che si prendono quei che hanno 1’ autorità, i quali non guardano ad altro che ai lor privati interessi, che lasciano andare tutto in disordine senza metter il debito pensiero al governo pubblico, come si dirà poi. Da ciò nasce la gran carestia d’ogni cosa, che va del continuo aumentando ; e sono la maggior parte di esse cresciute, nello spazio di 32 mesi che io mi sono fermato a Costantinopoli, tre o quattro volte tanto , e di alcune si può dire che non solo vi sia penuria ma quasi mancamento. Il pane particolarmente, cibo tanto necessario al sostentamento dell’ uomo, è alle volte in prezzo altissimo, e talora si dura fatica a poterne avere, per non essere in Costantinopoli alcuna provvisione certa; e però spesso occorre che, non se ne trovando nei luoghi pubblici, nei quali si vende per l’ordinario (non costumandosi farlo in casa), nelle botteghe, dove si conviene andar per procurare d’ averne, non si tiene aperto se non un piccolo finestrino per dove lo danno alla povera gente venula là in gran numero, e che ne dimanda supplichevolmente, massime la sera che ognuno si ritira alle sue case a riposarsi per il travaglio del giorno ; la quale allora, deposla 1’ arroganza lurchesca, per meglio di-