442 RELAZIONE DI MATTEO ZANE rispetto delli molti e presti guadagni che vogliono fare li governatori. [I Transilvano non ha la dominazione da’turchi, ma ben domanda a loro il possesso. Questo paga alla Porta per tributo 15,000 zecchini all’anno, e due volte tanti a'signori per presenti. Il re di Polonia paga a’ turchi 25,000 zecchini all’ anno e due volte più di donativi. Vivono i polacchi con gran gelosia de’ turchi, nè il principe di casa Battori si mariterà senza I’ assenso della Porta; e perciò abbiamo visto che non ha stretto parentado con Fiorenza. Con il duca di Fiorenza v’ è diffidenza per i continui travagli che danno le sue galee a’sudditi e luoghi turcheschi; e quanto al re Cattolico, tiene esso poter assai facile di aver le tregue da quella Porta, quando le voglia davvero. Vivono nelli bassà e principali della Porta diversi concetti a danno de’ luoghi e cose di Vostra Serenità ; perchè Sinan bassà primo visir ha l’animo a Corfù, Ferat par che desideri solamente Cattaro; il Cicala chiama Cerigo fanale e lanterna dell’Arcipelago, lingua e spia delli andamenti dei turchi, e però dice doversi, con occupar quel luogo, levarsi da tal molestia. Altri turchi, che sentono male degli andamenti degli uscocchi, dicono doversi occupar Zara e levar Novegradi dalle mani della Serenità Vostra. Questi e altri concetti, pieni di quella mala volontà che ben si scuopre nelle menti dei turchi, non è dubbio che devono esser presi in considerazione dalla Serenità Vostra; ma il donar, che a quella Porta ha somma autorità, ed è un fermo appoggio alli baili per rimediare a molti inconvenienti, anderà in tutte le occasioni mitigando simili pensieri, e raddolcendo questi ragionamenti. Stanno i turchi in Costantinopoli con molto travaglio per li avvisi che vengono bene, spesso dal campo dei cattivi successi che occorrono alle loro genti, sebben li vanno con accortezza occultando per non accrescere il timore nel popolo; il qual timore prende assai di fomento per un pronostico che hanno essi turchi, che intorno alli mille anni