8 CENNI BIOGRAFICI INTORNO AL GUITTI della cose de'turchi (1), che da copie a penna che ne abbiamo sappiamo e»-sere Benedetto Ramberti, il quale accompagnò in viaggio il segretario Daniele de’ Ludovici, dà i più curiosi ragguagli della vita di Alvise Gritti, e degni di tutta fede, perchè stesi da chi personalmente il conobbe. Dal Ramberti, che scriveva nel 1534, sappiamo che allora il Gritti era in sui 54 anni, e nato (nel 1480 circa) al Serenissimo Principe, hora doge di Venetia, ma all’ hora privato gentil’ huomo et mercatante (2). Forniti gli studii a Venezia e a Padova, ritornò a Costantinopoli per darsi al traffico, e visse modestamente fino a che la fortuna lo sollevò ai più eccelsi gradi a cui giaurro fosse ivi ancor pervenuto. Il 20 maggio 1523 il padre suo ascendeva il soglio ducale, e nel mese seguente Ibrahim, l’intimo de'suoi amici, mutava la cura de’ falconi del sultano nelle somme dignità di gran vezir e di beglerbeg della Romelia. Alvise, detto dai turchi begoglU, figliuol del signore, fu tosto nominato riscuotitore dei dazii e gioielliere di Solimano; accumulò ricchezze ; tenne serraglio e corte quasi da principe ; ebbe perfino le rendite di un vescovato in Ungheria, e quindi il titolo di reverendissimo che spesso leggiamo a lui dato ne’ Diarii del Sanuto. Nel dicembre del 27 lo troviamo mediatore dell’alleanza fra il sultano e il pretendente Giovanni Zapolia; caduta Buda in poter dei turchi (8 settembre 1528), egli insediò lo Zapolia sul trono d’Ungheria; fu all’assedio di Vienna(26 settembre a 14 ottobre d. a.), o nella ritirata di Solimano recò la corona di S. Stefano a re Giovanni; e si ricondusse, plenipotenziario ungherese, a Costantinopoli. Plenipotenziario ottomano appo il vassallo re d’Ungheria nel 1530, comandò tremila turchi alla difesa di Buda contro il re de’ Romani. Nel 33, inviato ungherese alla corte ottomana, trattò la pace con Carlo V. Durante la spedizione condotta da Solimano in Persia, mosse con tremila turchi a soccorrere allo Zapolia (13 giugno 1534), e per la Valachia e la Moldavia venne in Transilvania; ove giunto, ed informato che il vescovo di Varadino avea raccolti dodicimila armati, ne insospettì, e comandò lo s’inviasse prigione a Costantinopoli. Il vescovo in quella vece fu ucciso ; e i Transilvani, irritati, insorsero a vendicarne la morte. Il Gritti riparò allora co’suoi a Mogusest in Moldavia ; ma dopo ostinata resistenza cadde nell’ottobre del 1534 nelle mani dei rivoltosi, e fu da loro decapitato. (1) Questa operetta vide la prima volta la luce colle stampe di Aldo nel 153«), ed ebbe numerose edizioni nel secolo XVI. Fu altresì riprodotta nella raccolta di Antonio Manuzio, nota sotto il nome di Viaggi alla Tana. (2) Così si corregge un errore incorso a p. 3o del I.° Voi. di questa Serie , ov’ è detto nella nota, che Alvise nacque in Costantinopoli nel tempo che il padre vi fu bailo ; carica che Andrea Gritti non sostenne mai.