AVVERTIMENTO Nei ventitré anni che volsero dal ritorno a Venezia di Pietro Zen oratore e vicebailo, nel 1530, fino alla missione di Antonio Erizzo, nel 1553, selle baili avea la Repubblica Veneta inviali alla Porta Ottomana : Nicolò Giu-stinian nel 1532, Jacopo Canal nel 3(i, Girolamo Zane nel 42, Alessandro Conlarini nel 44, Alvise Renici- nel 46, dei quali le relazioni, per quello deesi conghiclturare , andaron perdute; Bernardo Navagero nel 1549, la cui relazione fu pubblicata nel I.° volume di questa serie alle pag. 33 e seguenti; siccome pure alle pag. Ili e seg. del volume stesso quella fu stampata di Domenico Trevisan, successore al Navagero nel 51, e precessore dell’Erizzo. E nello stesso intervallo ebber loogo nove ambascerie straordinarie al sultan Solimano. Spedivasi infatti Pietro Zen nel 1531 per surrogare il rinunciante bailo Francesco Bernardo; Tommaso Contarmi nel 1532 per giustificare la Repubblica incolpata di pace violala ; nel 34 il segretario Daniello dei Ludovici per mitigar I’ animo del sultano irritato per la rotta e la cattività del Moro d'Alessandiia corsale; nel 36 Tommaso Mocenigo per congratularsi con Solimano delle vittorie persiane ; nel 38 Lorenzo, figliuol naturale del doge Grilli, per conchiuder la tregua fra le armi venete e le ottomane, dopo la presa di Stampalia e l'assedio inutilmente messo a Cattaro ed a Corfù. Il 1539 , per trattar la pace co’turchi, andava oratore Pietro Zen, che, grave d'anni, moria per viaggio, a Serajevo ; poscia Tommaso Contarini , e da ultimo Alvise Badoer, il quale, pili fortunato o meno inflessibile del Contarini, la conchiudeva il giorno 2 ottobre ddl’anno seguente. Le vittorie da Solimano ottenute in Ungheria, nel 1543, mossero il Senato a mandare Stefano Tiepolo a congratularsene col padiscià reduce dalla spedizione ; e per somigliante motivo spedivasi nel 49 oratore Catterino Zen a complimentarlo nel ritorno dalla Persia. Delle quali legazioni i rapporti, letti in Pregadi, inutilmente si cercano nelle nostre librerie e negli archivii, se la relazione si eccettui del segretario Ludovici, che trovasi inserita in questa raccolta, nel sopra citato tomo 1.°della presente serie, alla pagina 1 eseguenti. NeH’avvertimento preposto alla relazione del Grilli (pag. 8) ho già ricordato che il viaggio del Ludovici fu descritto da Benedetto Ramberli, cugino di lui, e vide la luce senza nome d'autore nel 1539.