132 SOMMARIO DELLA RELAZIONE DI ANTONIO EBIZZO lontane assai, per esser lunghissimo il tratto delli confini suoi, conducendo egli seco la maggiore e miglior parte delle genti sue, resta la sedia sua non senza pericolo. So che dirò cosa che forse non sarà creduta, ma pur è la verità; perchè ovver può venire verso ponente, come ha fatto altre fiate, e dà voce voler fare al presente nell’ Ungheria contra cristiani , ovvero andar verso levante contra persiani, li quali chiamano cas-sulbassi. Se vien verso ponente, sebben si vede che questi non molto stimano quella guerra, pur vien a restar quella parte di sopra assai mal sicura, avendo in quelli confini il Sofi, con il quale se ben alle fiate fa pace, come ha fatto al presente, questa mai non può essere così sicura che con le occasioni non si possa rompere facilmente; perchè sebben questi che seguono la casa Ottomana e quelli che seguono il Sofì siano di una medesima setta, hanno non di meno per conto della legge tanta disconvenienza fra loro, che 1’ uno all’ altro porla più odio che a’ cristiani o ad altri di qual si voglia altra setta. E tutto il paese di questo Signor, dalli confini del Sofì fino a Scutari, eh’ è Costantinopoli, si dice pubblicamente che sente con quella setta, ma sta quieto per timore ; talmente che fra ifuesti si teme assai che, con qualche sinistro che avesse il Signor da queste parti, tutti quelli si solleverebbono, e se-guirebbono il Sofì; e per questa causa è temuta più questa guerra , che non è per il valor de’ cristiani. Ma quando il Signor va verso le parti del Sofì, oltra che da quelli che vi vanno è temuto assai il valor di quelli uomini, li quali di militar disciplina, di pazienza nella guerra e di bontà di cavalli avanzano questi senza dubbio , e che li pesa assai il patir che fanno, convenendo vivere in paese sterile per natura, e anco fatto tale per arte a quelli tempi dal nimico, è ancora da quelli che rimangono, temuto assai il pericolo che ho sopra detto. Però si vede manifestamente che molto stimano quella guerra (1), e per questa causa dal tempo di Sul-tan Selim in qua, che furono vinti li persiani da questi con le artiglierie, mai non hanno avuto conflitto insieme di giu- (I) E la guerra intrapresa Ja Solimano Uopo la vittoriosa spedizione contro Ungheria, nel 1552, che tini colla pace di Amasia, nel maggio del 55.