AVVERTIMENTO 211 sulto de’6 aprile, con commissione 8 giugno dell'anno medesimo. Ricondottosi in patria, il Barbaro lesse la bella relazione che fu inserita nel Tesoro politico, e molto più correttamente alle pag. 299 e seguenti del I volume di questa serie. Ardeva tuttavia la guerra di Cipro quando la Repubblica tentò invano associare a’suoi minacciati destini lo sciah persiano Tahmasp, per mezzo del segretario Vincenzo Alessandri ; della cui fallita missione leggiamo il rapporto a pag. 103 del II volume. Bramandosi eziandio la liberazione dei veneti cittadini che nell' impero ottomano, ove trovavansi per ragion di commerci! , erano stati carcerati, mediante il cambio con prigionieri fatti dai nostri ai Turchi, spedivasi l’altro segretario Jacopo Ragazzoni, munito di commissione degli 8 marzo 1571 ; nella quale gli s'imponeva altresì d’ intavolar pratiche di pace. Il Ragazzoni, senz’ aver egli pure nulla ottenuto da quella corte imbaldanzita da tanti vittoriosi successi, ripatriò tosto , e presentò al Senato la sua relazione il 16 agosto dell’ anno 6tesso. Essa è stampata alle pag. 77 e seguenti del 11 volume. I voti del Maggior Consiglio chiamarono a succedere al Barbaro, li 12 aprile 1573, Antonio Tiepolo, ch'ebbe la commissione 1’8 giugno successivo. Anche la costui relazione è contenuta in questa Raccolta nel detto voi. II, a pag. 129, e fu letta a’9 di giugno del 76. Il Badoer , durante il bailaggio del Tiepolo, era ritornato a Venezia, conchiusa li 7 maggio 73 la pace, e fece la relazione inserita nel I volume alle pagine 347 e seguenti. Successore al Tiepolo fu dato Giovanni Correr, per decreto 6 febbraio, e munito di commissione il 16 aprile 1575, inviato bailo appo Murad o A murai 111, che avea salito il trono ottomano nel dicembre dell’anno antecedente. Pel quale avvenimento lieto il Senato eleggeva il 25 gennaio del 75 Jacopo Soranzo oratore per felicitare il nuovo sultano, che avea spedito a Venezia il ciaùs Mustafà ad annunciare la morte del padre suo. Dipartitisi ambidue dalla patria, l'oratore ed il bailo a’5 del seguente maggio, giunsero a Costantinopoli li 30 giugno. La descrizione del costoro viaggio, interessante per curiosi ragguagli delle provincie per le quali passarono, esiste fra’codici del Museo Correr nella filza Turchia (B. 3. 7), e ne fu autore un Carlo Renso nobile vercellese: vide anche la luce mercè le stampe a Torino nel 1616, opuscolo estremamente raro, che si conservava nella libreria dei Padri Serviti a Venezia, e fu distrutto dal fuoco che consumò quella doviziosa raccolta. La relazione del Soranzo non è difficile a rinvenirsi nelle nostre collezioni di manoscritti, massime compendiata in sommarii, uno de’quali hassi pubblicato a pag. 193 del II volume. Non cosi posso dire di quella del Correr , il cui ritrovamento mi riesci impossibile in onta ad assidue ricerche; comechè sappiasi averne posseduta una copia, nel secolo andato, la famigerata libreria de’ Soranzo, nella miscellanea n. 582. Vero è bensì che nella collezione di patrii codici dei conti Manin esiste, sotto il n. 828, una relazione dell’ impero ottomano col nome del bailo Correr e la data 1575 ; ma, esaminatala, trovai eh’essa pure è un sommario di quella dell’oratore Soranzo. E qui