OKATORK A BAJEZ1D 11 11 ijuanto avevo iu commissioue dalla Serenità Vostra di dover operar avanti che giungessi a Costantinopoli. A’ 2 di giugno giunsi a Ragusi, dalla qual città non trovandosi molto discosto Mecmeth Bego, sangiacco del Chersegon (1), conosciuto da me quando ero in Costantinopoli, giudicai a proposito scriverli e scusarmi se non andavo in persona a visitarlo ; mostrando che per altro non restavo, che per far compagnia all’ ambasciator, col quale m’ attrovavo. Con questa occasione li feci intendere che, giunto nella Dalmazia, dalli rappresentanti di Vostra Serenità nu furono fatti sapere li molti danni inferiti da’ Turchi a’sudditi di questo Dominio ; la qual cosa tenevo che fosse seguita senza saputa sua ; ma perchè dubitavo che li sopradetti rappresentanti non ne dessero notizia a Vostra Serenità, la quale essendo così offesa saria poi sforzata a farne querela al Gransignore, perciò confortavo sua Magnitìcenzia per la molta affezione che gli portavo, che essendo questi danni di qualche importanza volesse darne avviso alla Porta, acciò lei per questa via venisse a restar ¡spurgata ; e ciò feci perchè, essendo mandato questo avviso a Costantinopoli dalli proprj ministri loro, fosse tanto più stimato , e fosse meglio conosciuta la ragione che ne aveva Vostra Serenità, ed anco perchè io non accrescessi maggior somma di negozj alle tante cose che avevo da trattare. Scrissi per questa via al magnifico Acmat visir bassa (2), dandoli conto dell’ andata mia , e pregandolo a volermi far il mandato e salvacondotto per poter andar alla Porta senza che mi fusse dato altro impedimento. Scrisse anco 1’ ambasciatore turchesco dando conto alli bassà dell’andata sua, al quale ambasciatore venne in questo tempo desiderio di smontar di galea, e fornir il viaggio per terra, dicendo che li suoi emuli non mancheriano d’incolpar questa tardità sua, e che per questo li potria esser anco levata 1’ occasione di (1) Chersegon, intendi Erzegovina. (2) Leggesi nel cap. I della commissione data al Grilli : « Lassando, o a “ Raglisi o alla Vailona, dove li sarà più commodo per il Ino navigar, lettere »> tue direttive al magnifico Carseogli bassà ( Uersec Abmed pascià) , che gli « significhino simpliciter l’andata tua insieme cum il suo orator rum bona con-» clusione ».