28 RELAZIONE DI A. ORITTI dragoman , dall’altra Ali bei dragoman grande. Prima eh’ io principiassi a dir cosa alcuna, m’addimandò il Signor Turco come stava Vostra Serenità e la Serenissima Signoria; al che risposi che stavano bene, e sempre pronte a far servizio alla Maestà Sua. Dopo li appresentai la lettera credenziale, accompagnandola con quelle più onorate parole che seppi, ma non potei finir questo ufficio che Sua Maestà interrompendomi disse : Ditemi, che mi mandano a dir que’ signori ? Al che risposi, che a Vostra Serenità, insieme a tutta la Repubblica, era carissimo intender la buona disposizion alla pace di Sua Maestà conforme alla mente- di Vostra Celsitudine, la qual aveva in ogni tempo portata osservanza all’ illustrissima casa Ottomana, nè altrimenti desiderato ogni contento e gloria di Sua Maestà che della propria Repubblica ; e che avendo ultimamente inteso quanto per l’ambasciator suo mandato a Venezia era stato referito, e visti i capitoli della pace giurati delli quali, ancora che ve ne sia che abbian bisogno di maggior chiarezza, Vostra Serenità per onorar il giuramento della Maestà Sua, e perchè si conosca la buona mente e disposizion di questo eccellentissimo Senato, che mai ha mancato di conservare la pace con S. M., con grand’ onore li aveva accettali, e sopra li Evangelii di Cristo nostro Salvatore giurati, e di tal giuramento fattone patenti lettere, le quali immediate appresentai (1). Soggiungendo che Vostra Serenità tiene per sicurissimo ( conoscendo quanto giustissima era la Maestà Sua ) che quelle cose che non erano ben espresse, la non mancheria di dichiararle, e dichiarandole usar della sua grazia per le ragioni che aveva Vostra Serenità ; che per tutte queste cause ero destinato ambasciatore, ed anco per rallegrarmi della pace nuovamente conchiusa col serenissimo re d’Ungheria suo confederato. E affine (1) « Dirai che avendo ¡Sui inteso quanto per l’orator della Eccellenzia Sua » ne è stà referito, e visti li capitoli della pace giurati per quella, abbiamo » avuto grande contento conoscer la buona niente di Sua IU.ma Signoria alla » pace cum Nui ; i quali similiter siamo disposti aver buona pace cum la Ec-» cellenzia Sna. Ed abbiamo in presenzia del suo orator solennemente sopra » i Evangelii giurato d’ aver grata e ferma la pace cum i capitoli preditti, sic-» come ha fatto il Gransignor » (Commiss, al Gritti, cap. 2).