T ’ J.j imperio ottomano, che per la sua molta potenza merita esser grandemente considerato da tutti ,• è di governo tanto differente dagli altri , che sì come dalle relazioni non si può comprendere quel che insegna 1’ esperienza, la quale resta spesse volte anch’ essa ingannata dall’ estraordinario modo del procedere , così per la novità rende grandissima meraviglia. Perchè la bellezza dell’ ingegno non vale in quel luogo dove gli uomini sono rozzi, non la forza della lingua bisognando sempre valersi dell' interprete, serve a niente la sincerità dell’ animo dove non è alcun simulacro di bontà, non vai la nobiltà dei costumi avendosi a trattare sempre con persone barbare , è del tutto inutile la cognizione delle cose del mondo con li turchi i quali sprezzando le azioni d’ altri considerano solamente le loro proprie, nè può aver luogo alcuna degna condizione dove s’ ha rispetto solamente all’ utile non a quello che convenga. Negli altri governi si trovano alcuni documenti generali, che servono quasi per regola d’intendere il modo del vero negoziare ; ma col turco, dove tutto è incerto, non è sopra di che si possa far giudizio. Col trattar destro e cortese, nell’ altre corti si conciliano gli animi e s’ acquista la benevolenza ; ma per loro