BAILO A COSTANTINOPOLI 239 di nazion croata, gentiluomo, che preso giovine e per la sua bellezza essendo stato posto nel serraglio e alla camera di Sua Maestà, fu fatto da Sultan Selim in breve tempo agà de’ gia-nizzeri, beglierbei della Grecia e bassà, con disegno di darli la figliuola per moglie, che non fu poi da lui effettuato, perchè dalla morte gli fu interrotto questo e ogn’ altro suo pensiero ; ma quello che non fece Selim fu effettuato poi, a persuasione delle sultane, dal presente Signor, con tutto che da altri fossero fatte a Sciaus molte opposizioni. È al presente di 38 anni, di bellissimo aspetto, umano, amator de’cristiani, prudente, desideroso della pace e della quiete, e nel governo cerca di imitar il quondam Mamet bassà. Tenne il luogo di primo visir sino al ritorno di Persia del magnifico Sinan bassà, che fu di undici mesi in circa, e in quel tempo ha con ogni spirito cercato di acquistarsi gli animi delle sultane, avendo sempre prontamente e con grandissimo rispetto fatto quanto ha conosciuto esser di loro soddisfazione, e special-mente della sultana madre, che è stata causa della sua grandezza, e che ora si ritrovi innalzato a questo supremo luogo di primo visir col sigillo. È però non molto ricco, per la molta spesa che gli convien far per dar satisfazione alla sultana sua moglie; e per questo accetta volentieri presenti, e più grandi che sono li piglia più volentieri; e io avendo sempre tenuto che presto fosse Sua Magnificenza per aver questo supremo luogo, ho sempre procurato la sua amicizia, e insieme quella della sultana sua moglie, sapendo che poteva assai con sua Magnificenza sì per il rispetto di S. M , per esser sua sorella, come per aver procreati quattro figliuoli maschi, ed esser vissuti sempre insieme con molto amore ; e tanto più misi in ciò ogni spirito, quanto che conoscevo così ricercar il servizio pubblico; e per li mezzi che ho tenuto me li ho resi tanto favorevoli che più non avrei saputo desiderare, avendo e dal bassà e dalla sultana ricevuti molti favori con estraordinari segni di affezione. E il bassà, oltre le gentilezze di terra sigillata accompagnate da affettuosissime parole, volle, come la Serenità Vostra avrà inteso dalle mie lettere, che un suo chiaus mi accompagnasse fino alla marina; onde questa