SEGRETARIO A COSTANTINOPOLI 179 mámente desiderato di vivere tanto tempo die io avessi potuto vedere li musulmani liberi dalla tirannide che loro sopraslava senza che venissero all’armi tra di loro, cosi mi sia felicemente ora succeduto, che da qui innanzi mi parrà di vivere vita veramente beata; che s'altrimenti mi fosse occorso, sarei vissuto e morto disperatissimo. Il qual serenissimo Signore, sì come, secondo che era detto da molti, prima che avesse avuti li prefati avvisi, ogni giorno si andava faticando in cercare la morte, e durava molla fatica in ritrovarla; così al presente li sarà difficile il potersi da quella tanto guardare che basti, sendogli pregata ogni ruina da infinito numero di persone, che dicono che o l’ira di Dio, che mai patirà che la morte data a tanti innocentissimi nipoti resti impunita , o il mollo desiderio che ha Sultán Se-lim, unico figliuolo di quella Maestà, di regnare, ora ch’egli non dubita più che il fratello gli abbia a levare l’impero, gli farà trovar mezzo eh’ ella tra poco tempo, o per ferro o per veleno, uscirà di questa vita. E sua Divina Maestà faccia quello che sia di maggiore beneficio di tutta la cristianità. Non ha al presente il Gran Signor alcun altro figliuolo maschio, come san la Serenità Vostra e le Signorie Vostre Eccellentissime, che Sultán Selim, da me poco prima nominalo, e una femmina che fu moglie del quondam Rusten bassà. Questo Sultán Selim, poiché è stato fatto morire il fratello come si è detto , succederà senza alcun dubbio nell’ imperio alla Maestà Sua, avvenga che egli da tutti gli ordini della milizia di quella, e finalmente anche dalli popoli sia più presto odialo che altrimenti per la molta avarizia e superbia che regna in lui; che se il detto suo fratello fosse sopravvissuto al serenissimo suo padre, forse che questa successione sarebbe passata d’altra maniera. È di anni 40 in circa (1) e di modo corpulento che non può star molto a cavallo, e certo credesi ch’egli fra qualche anno non lo potrà affatto, tendendo più presto all’augumento la grassezza eh’ egli ha, che altrimenti, per il superfluo e spesso mangiare e bere eli’ egli fa fuori (I) Era nato nel 1524.