130 SOMMARIO DELIA RELAZIONE DI ANTONIO ERIZZO
essendo tutte piene d’uomini che sono maestri della professione.
    Li danari che cava questo Signor della entrata ordinaria, che entra ogni anno nel suo casnà, per la particolar e diligente informazione che ho avuta dalli libri autentici dell’anno passato, è di some 2,300 di aspri circa, e ogni soma è aspri 100,000, che fanno ducati duemila per soma, che farebbe ducati quattro milioni e seicento mila; la qual entrata si cava da queste cose, e prima:
                                     Dal Valacco.
Da’ carazi particolari.
Dalli dinlti della carne <li beccaria.
Dal Cairo e dalla Soria.
Da decime e commerci.
Da morti più e manco.
Da Vostra Serenità.
Dal Bogdan (1).
    La spesa ordinaria, che esce dal casnà, si paga di questo modo ed è lale:
  Da’ Ragusei.
  Da Salabei per Algeri.
  Dal re de’ Romani per l’Ungheria, fatto debitor, non scossi.
  Da altri incerti, li quali non si possono veder cosi particolarmente.
 Alli gianizzeri e alli spai.
 Alli arcieri e altri stipendiati a cavallo.
 Alli capigi della Porta.
 All’agà de’ gianizzeri e a tulli li altri agà della casa.
 A quelli che tengono le armi del Signor, suonalori, bombardieri carrettieri, falconieri, sarteri , Calogeri e altri ofiìcii simili della casa.
 All’ imbrocurbassi, con tutte le
 spese delle stalle e li fornimenti delli cavalli.
 Ai cuochi con le spese della cucina.
 Alli azamoglani gianizzerari.
 AH’emin dell’arsenale.
 Al seremin,per le spese dellestrade della città e fuori, e dei serragli delle donne e delli garzoni.
 Al beglierbei di Buda.
 A spese estraordinarie del Signor in elemosine, decime alli mute-
                                           velli e alli ambasciatori.
    Sommano tutte queste spese some di aspri numero 1,798.
    Da quesle entrate e spese ordinarie avanza questo Signor ogni anno some 500 di aspri in circa, che sono un milione di scudi, il qual tutto netto può ancora essere maggiore e minore secondo le entrate e spese , che possono crescere e
(1)	Itogdania, ¡Moldavia.