BAILO A COSTANTINOPOLI 137 •luto e desiderato. Credevo, per li segni che ne vedevo; desideravo, sperando che le cose di Vostra Serenità ne dovessero avere molto favore; e per questa causa mi parve sempre a proposito l’intrattenermi con la Magnificenza Sua con tutte le forme di olficii, li quali tanto gli erano grati, eh’ ella soleva dire che non gli era rimasto altro amico che il muftì, eh’è il suo papa, e il bailo di Vostra Serenità; le quali parole sono state riferite e a rae e ad altri da persone che le hanno udite dalla Magnificenza Sua molte fiate. Pur se io voglio confessare il vero, come debbo, a Vostra Serenità, questo magnifico bassa è di natura austero, inimicissimo a’ cristiani e molto avaro; la qual ultima sua qualità reputo che sia molto utile alle cose di Vostra Serenità, perchè essendo, come è da lei e dalli ministri suoi interessato con molti officii e donativi, tempera con questi le altre due prime sue qualità, per le quali dubiterei che darebbe molto travaglio alle cose sue. Quello che ho detto delle qualità di questo magnifico bassà, dico anco comunemente di tutti li altri ministri di questo Signor, li quali poi che sono naturali nemici de’cristiani, se a questa inimicizia non si fosse anco aggiunta l’avarizia loro, credo che il negoziar in quelle parti sarebbe al tutto impossibile. La quale avarizia è così naturale e tanto cresciuta per abito in questi, che il ricever, che appresso noi è riputato a vizio, è appresso questi così riputalo a onore, che 1’ andare ad essi senza presentarli si tien vergogna grandissima. Per tal causa ho riputato sempre esser bene l’inlerle-nermi con questi, fino a quel termine che ha parso a me portare il beneficio e 1’ onore di Vostra Serenità, perchè non ho veduto che questi sappiano conoscere il mezzo, ma vogliono li due estremi, la forza o 1’ oro; però, poi che piace a Dio che non possiamo con la prima per ora, ho giudicato sano consiglio l’intertenerci con il secondo. È questo Signor di anni 66 al modo nostro; al modo loro, perchè per 1’ osservar che fanno delle lune crescono li anni suoi ogni 33 uno, ne ha 68 (1). È di aspetto grave, di (1) 11 Sultano aveva, nel 1557, anni 63 secondo il noslro computo. Voi. IX. 18