AVVERTIMENTO Siccome già vedemmo, Pielro Zen, oratore e vicebailo, era ormai giunto a Costantinopoli a surrogarvi il bailo Bragadin, il giorno 15 marzo 1526. La fama avea intanto annunciati i vittoriosi successi della spedizione condotta quell’anno in Ungheria da Solimano ; il quale, lasciata li 23 aprile la capitale, avea preso Petervaradin il 15 luglio, bruciata Essek il 22 agosto, e il 28 del mese stesso vinta sugli ungheri la sanguinosa battaglia di Mohacs, il 10 settembre era entrato in Buda per insediare sul trono ungherese Giovanni Zapolia. 11 Senato veneto, ricevuta la conferma delle notizie di si brillante campagna dal ciaùs Ali Spahi Oglan inviato di Solimano, statuì tosto di mandargli un patrizio in qualità di oratore ; e Marco Minio accettò il 1 ottobre dell'anno stesso la sua seconda missione a quel principe. Il di 18 dicembre gli fu rilasciata la solita commissiono; gli si prescriveva, lasciasse tosto Venezia, e s’informasse a Ragusi ove fosse il sultano ; sbarcasse ad Eno se lo sapea ad Adrianopoli, o alla capitale s’ivi fosse già ritornato; si congratulasse secolui delle vittorie ungheresi ; gli protestasse Venezia aver care le premure di lui e con grato animo rimeritarle ; ai pascià facesse buon viso ; i danni eventualmente recati a’ nostri procurasse fossero risarciti. Il 6 ottobre 1527 11 Minio, già ripatriato, si presentava in pien Collegio, vestito damaschiti cre-misin di varo (Sanuto, voi. XLVI, p. 123), e sedeva la prima volta consigliere pel sestier di S. Polo, eletto a questa carica, durante la sua assenza, il 4 di agosto (Sanuto, voi. XLV, p. 426); e fu rimesso a leggere la sua relazione in Pregadi, il che fece il giorno 8 di ottobre.