30 RELAZIONE DI A. GRITT1 vano, che fu a’ 23 di luglio, dove fui ricevuto dalli magnifici bassa con onorata accoglienza ; alli quali, dopo fatte certe poche parole d’ ufficio, cominciai ad esponer le cose che tenevo in commissione da Vostra Serenità. E prima si trattò se i fiorentini avevano ad esser inclusi nel medesimo capitolo de’musulmani barbareschi (1), nella qual materia più d’ogni altro Daut s’ affaticò, dicendo in questo proposito ch’io avea gran torto a non concederli ogni grazia , essendo quelli che nella passata guerra hanno acquistati meriti grandi con questa Repubblica, dandole sempre molti avvisi di cose importantissime. Li risposi che sapevo bene che questo raccordo non veniva dal Gransignor nè da Sue Signorie, ma sì ben da persone alle quali non è grato veder il Gransignore in pace coi veneziani; perchè chiara cosa era, che quando fossero messi i fiorentini alla condizione de’ musulmani, ogni giorno se-guiriano inconvenienti grandi ; ma che pur quando i fiorentini volessero pagar li 150,000 ducati che sono debitori a Vostra Serenità, e non conducessero cose proibite, pigliando le bollette in quel loco che più piacesse a questo sapientissimo Senato, li prometteria, in soddisfazione di Sua Maestà, che si averebbero ammessi all’ istesse condizioni de’ musulmani ; ma che in altro caso non era da pensarvi. Secondo, mi ad-dimandarono che risoluzione io avevo intorno la restituzione di Santa Maura (2) ; al che risposi che Vostra Serenità, per (1)« Sarai da poi cum i signori bassà, per dichiararli circa i capitoli » quanto ne occorre. Et primo, quel che ne par più importante è dove si » fa menzione dei musulmani barbareschi ed altri mercanti, i quali siano » permessi venir con quelle condizioni che per esso capitolo tu vederai. E ben-» chè Nui intendiamo che tutto quel capitolo si restringa a’mercadanti musul-» mani, tamen ne par a proposito e’sia maggiormente espresso secondo la » ditta intenzione. Ma se pur ti fosse affirmato che il Signor Turco intendesse » che in tal capitolo fosseno etiam inclusi altri mercadanti cristiani, è neces-» sario si faccia dichiarazione che ditti mercadanti non possano per il golfo » nostro condur cose proibite per le leggi nostre » (Commiss, al Gritti, cap. 3). (2) Stava per muovere a Costantinopoli Zaccaria de’Freschi quando giunse a Venezia la nuova della presa di S. Maura operata da Benedetto Pesaro. Il Senato, tre giorni dopo rilasciata la commissione al Freschi, cioè li 16 settembre 1502, scriveva al Pesaro aumentasse il presidio e le artiglierie dell’isola conquistala. Il Freschi partecipò da Costantinopoli come il sultano si corruc-ciasse per questa perdita e non acconsentisse alla pace, qualora non gli si fosse