198 RELAZIONE DI MARCANTONIO DON1NI che chi in un caspie e chi in un altro, e che quasi tutti erano figliuoli di cristiani, che sapeano a pena nominar li padri e luoghi loro, esso signor Sofi, fattosi portare certa scatola nella quale avea li naturai ritratti di cadauno dei sultani della Persia suoi sudditi, e apertala, glieli mostrò ad uno ad uno, dicendo che li più moderni di essi erano discesi per retta linea, come chiarissimamente potean mostrare, da sultani che avevano avuto dominio nelle parti della Persia già ottocento, novecento e più anni; sì che tutti veramente poteano esser chiamati più antichi del serenissimo Gran Signore. A’ quali però esso signor Sofì comandava senz' alcun rispetto , ed era da quelli obbedito, e maggiormente temuto che quella Maestà dalli suoi sudditi; la quale, soggiunse, perchè era usata a comandar a villani, suoi schiavi, non era gran fatto se avea sparlato più di quel che si conveniva anche contra di lui; che però non se ne risentiva più che tanto per le antedette cagioni. È nominato questo signor Sofì Thaa-mas (1), non ha più che 52 anni, ed è dalli suoi sudditi così temuto e rispettato che è una meraviglia. Ha con la uccisione di tanti sultani perduto appresso de’turchi d’intelletto assai della sua riputazione, la quale ricupererà, e davvantaggio, ogni volta ch’egli semplicemente si lascerà intendere di avere alcun di loro presso di sè ; nè averà molta fatica a farsi prestar tal fede, sendo già entrata questa opinione nel-1' animo d’infinito numero di turchi ; li quali sì come sono facili a creder tutto quel che ordinariamente gli viene rappresentato, così senza alcuna difficoltà crederanno anche che alcuno di loro sia restato vivo e in potere del signor Sofì. Esso ha ora tre figli maschi ; delli quali il maggiore è chiamato Sultan Mehemet d’anni 30 in circa, che è maritato e abita in Corassan ; il secondo chiamasi il Sultan Ismail, che può avere poco più di 20 anni ; questo per essere ini-micissimo de’ turchi, troppo coraggioso e desideroso d’oltraggiarli, è tenuto dal padre sotto buona custodia, lontano dalli loro confini ; dubitandosi egli che questo giovane non avesse (1) Leggi Thamasp.