ORATORE A HAJEZIT) Il 33 restituito molto più paese su quel del Gransignore, essendo corsi li cavalli nostri molto più addentro di quello avevano fatto li cavalli turchi su quel di questa Repubblica. Ma forse che parerà nuova cosa a questo sapientissimo Senato , che s’abbia fatto simil contrasto in materia di questi confini, essendoché nella capitolazione del segretario Fresco pareva che non ci dovesse essere alcuna dilficultà? Di ciò è stato causa così l’inganno del segretario,• come mio, perche l’uno e l’altro tenemmo che li turchi fossero padroni, fin che venne a Costantinopoli l’uomo mandato da quelli rettori; il qual, contro quello che avevamo fin allora tenuto, ci fece intender che li castelli, cioè Termis e altri, erano in man de’ nostri rettori ; onde il segretario nella capitolazione non ne toccò parola, stimando che essendone li turchi padroni non volessero spogliarsene, e che ogni parola che s’ avesse detto in questo proposito fosse vana; tanto più che Daut bassà chiaramente s’ era lasciato intender , che bisogneria che di Na-poli fosse seguito il medesimo che di Corone, perche la pace poi si saria conclusa in un tratto ; e mostrava di non voler mai assentire che altro restasse a Vostra Serenità che la I città semplicemente. Or Vostra Serenità consideri quello che '• dovè parer al bassà quando s’incominciò a metter difficullà sopra queste cose, che loro tenevano per concluse ; laonde non mancarono dall’ una e 1’ altra banda molte parole, e io mi vidi quasi in una manifesta disperazione di poter venir alla conclusione. Acmat visir con molta umanità parlò, mostrando l’importanza del fatto, e dicendo che bisognava parlarne al Gransignore. Mustafà dopo, sotto pretesto di consigliarmi, disse che non vedeva che a tante dillìcultadi si potesse metter assestamento con altro che con conceder al Gransignore la Cefalonia (1); (1) Una famiglia di maggiorenti francesi tenne, col titolo di conti palatini, le isole di Zante e Cefalonia dal 1205, in cui se ne impossessò, fino al 1357 in cui, perdute da Niceforo ultimo di quel casato, passarono nei Tocchi di Napoli, vassalli da prima della corona napoletana, poscia indipendenti, e finalmente sotto la tutela della Repubblica veneta, che vi tenea guernigione. Nel li79 Cheduc Ahmed pascià fece sua Cefalonia, e nel trattato del 1481 i turchi ne furono confermali in possesso. Ricuperata poi da Antonio Zantani e di bel Voi. IX. 5