BAILO A COSTANTINOPOLI 277 dente a ciascheduno , conoscerà che quella è una grandissima spesa, perchè d’ordinario dona due volte all’anno a tutti li gianizzeri ed azamoglani panno per vestirsi, alli bas-sà, al principio dell’inverno, dona due vesti per ciascheduno foderate di bellissime pelli di zibellini , ed al principio dell’ estate due altre senza fodera; ed il simile dona al muftì, alli cadileschieri, alli beglierbei, alli agà de’gianizzeri al ni-scingi bassi, al cancellier grande ed altri ministri ancora. Le vesti poi che dona alle sultane di dentro e di fuori , e a tanto numero di donne e di garzoni che sono ne’ serragli, importano una grandissima somma di denari ; poiché tutte le vesti, da quelle dei gianizzeri in poi, sono tutte di seta e d’ oro. Chi considera poi le spese delle stalle, dove di continuo si tengono molti cavalli, muli e cammelli, le spese della caccia ed altre sorti di ricreazioni, convien confessare che consumino di gran denaro. A tutte queste importantissime spese, che non si accostumano di fare da altri principi, si devono anco aggiungere quelle che necessariamente si convengono per la conservazione di un grande impero e per la corte di un così gran principe. È ben vero che non ha il Gran Turco alcune spese che sogliono avere li principi cristiani, come saria espedizioni di corrieri, porti di lettere, corruzioni di ministri d’altri principi, e spie ; nè manco ha spesa di suoi ambasciatori che mandi per il mondo, perchè quando espedisce un ciaùs in Francia, ovvero alla Serenità Vostra, non gli dà un quattrino, e nondimeno non è uomo alla Porta che non ambisca esser mandato. Per giunta poi delle spese che fa ordinariamente il Turco, se si averà in considerazione quello che ha speso in otto anni continui che mantiene la guerra con il re di Persia, nella quale, sebbene non spende tanto quanto faria un altro principe , poiché la gente è in ogni modo pagata così andando alla guerra come standosi a riposare, nondimeno gli conviene di continuo somministrar denari per l’artiglierie, cavalli, munizioni e viveri, oltre molte altre cose necessarie