424 • DELAZIONE DI MATTEO ZANE sta Cesarea non poteva impiegar meglio il suo danaro. Ma io dico che è da pregar Dio che levi ormai dal mondo soggetto tanto nemico della cristianità, e alto a mandar ad esecuzione li suoi pravi pensieri; ed essendo egli carico d’anni e di travagli, è da credere che non gli avanzino troppi giorni di vila. Il Cicala, capitano del mare, siede in divano come bassà visir nel primo luogo dopo Ferat, e se lo è guadagnalo con una continua servitù prestata sino dall’ora che uscì di serraglio , e in Persia gli sono successe diverse fortunatissime imprese, nelle quali ha mostrato più ardire e più valore della persona, accompagnato con inganni e stratagemmi, che giudizio e prudenza per un supremo comando; ed è andato crescendo in reputazione mediante l’appoggio della sultana sua suocera , fu figliuola di Rusten bassà, della quale ha avuto per moglie due figliuole 1’ una dopo l’altra; nè gli osta mangiar l’oppio, detto afion, come fanno la maggior parte dei (urchi per rallegrarsi, ed anco il bere vino proibitogli dalla legge, sebben lo fa cautamente e con molta circospezione. È ricco a meraviglia e per natura avarissimo, tutto dedito ad accumulare, e la sua sordidezza non ha paragone, come anco la falsità della lingua sempre menzognera e volta a fraude e ad inganni, e si può dire con verità che tra tutti i ministri del re non fu mai alcuno più odiato di lui, anco dalli medesimi turchi; nè saprei dire che alla Porta egli avesse altro amico che il capiagà, la prima persona di dentro appresso il re, con il quale solo, come italiano, egli s’intende bene, e col mezzo suo si mantiene nel capitanato, stimato da lui al pari della vita. Ma un mezzo più potente ancora usa esso capitano, che è di scritturar col re in tutte le materie tanto alla libera che trapassa in licenza ; e sotto pretesto di severità e di fare il suo servizio, gli discopre i difetti d’ altri e si mette lui innanzi; e la copia dei nemici ch’egli ha è causa che tutti i rubamenti eh’ esso commette non li faccia per sè, ma per il re, al quale dà conto delle sue operazioni così minutamente che non vi è che opporre, e all’ incontro inventa sempre nuovi modi da portar danari a Sua Maestà,