SEGRETARIO A COSTANTINOPOLI 19f> di anni nella fusta o galeotta loro, facendo appresso eh’ essi medesimi schiavi confessino l’istesso per forza di bastonate ; di modo che li detti leventi offeriscono poi essi schiavi per la quantità del danaro eh’ hanno detto aver esborsalo come di sopra, e a questo modo non v’ è rimedio di poter liberare alcuno di loro ; e cosi si vanno miseramente disabitando li luoghi della Serenità Vostra, con malissima soddisfazione delli parenti di questi suoi infelicissimi sudditi. Oltra di ciò si è dato anche principio, dal mese di novembre dell’anno passalo in qua, a racconciare alcune fuste vecchie del Serenissimo Signor, e a farne di nuove per venderle a’ leventi nel proprio arsenale della Maestà Sua; delle quali fuste li reis di galea hanno cominciato a comprarne, e fattele pubblicamente governare, le vendono a' leventi senza rispetto alcuno; li quali tutti in questo caso dicono di voler andare in Barbaria, acciò che dalli ministri di Vostra Serenità non siano rotti li loro disegni. Di che essendomi più volte doluto col magniiico bassà e col magnifico beglierbei del mare, dicendo che, partendo questi di qui con li legni nudi li forniscono di gente nelli luoghi della S. V. contra li eccelsi capitoli della pace, non ho potuto mai ottenere altro dalle Magnificenze Loro, che quelle sono persone da bene e sicure, che non le faranno danni, secondo la forma delli detti capitoli della pace ; li quali in questa parte sono malissimo fatti, peggio intesi e pochissimo osservati dalli ministri del Serenissimo Gran Signore. La qual provvisione, siccome in prima vista pare che assicuri Vostra Serenità di non esser da loro danneggiata, così da poi considerata ritrovasi essere di niuno o di poco momento. Imperocché quando alcuno dei detti leventi farà danno a’ sudditi di questo Eccellentissimo Dominio, e che li clarissimi baili procureranno che siano astretti per li preghi loro alla rifazione dei danni, risponderanno essi che sono prontissimi a farlo, se li leventi avranno fatto alcun male, volendo che per musulmani sia fatta la giustificazione della qualità e della quantità di essi danni. Il che quanto poi sia difficile a farsi, lo lascio considerare alla molla prudenza e ottimo giudizio della Serenità Vostra; alla quale, per mancamento di tali testimoni,