326 RELAZIONE DI GIOVANNI MORO mala natura ciò vien dai turchi attribuito a debolezza di forze e a viltà d’ animo. Dagli altri principi non vengon messe in dubbio le cose accordate, e chi negozia può far fondamento sopra le risoluzioni prese; ma fra’turchi non è promessa tanto sicura, nè così stabilita con osservanza di parole, che l’uomo se ne possa assicurare. Appresso agli altri la giustizia tiene il suo debito luogo, e chi ha ragione può parlar liberamente con certezza d’ esser suffragato ed esaudito ; ma in quel luogo, se ben la equità della causa rende 1’ uomo animoso per difendersi, sta però sempre in dubbio della riuscita del negozio, dipendendo in tutto dalla semplice volontà di chi comanda guidata dalla propria passione e da’ suoi privati interessi; e invece della giustizia, che in ben regolato governo consola i buoni e tien in freno i tristi, non si trova in quelle parti salute per gli uomini da bene, dove le continue estorsioni de’ cattivi sono ascese al colmo a desolazione dei poveri e di tutti i popoli, in somma tanta è la diversità da quello a tutti gli altri governi , che l’esperienza acquistata nelle altre corti non serve punto per terminar bene i negozj a quella Porta. Perchè non basta procurar con ogni studio di esser bene informato delle cose, e sapersi valer di buone ragioni rappresentate con i debiti termini, per risolver i negozj e provveder ai disturbi che nascono alle volte improvvisamente, quasi impetuosa fortuna che in mar quieto è portata in un momento da impeto di rabbiosi venti; ma per fuggire le insidie di quel procedere barbaro, bisogna aver compagna la fortuna, che in quel paese e con quella sorte di persone vi ha sempre buona parte. Poiché non è diligenza, nè vigilanza che possa assicurar 1’ uomo di non essere ingannato da chi può e fa quanto gli piace. In che è difficile narrare quanta pazienza si convenga esercitare, e come sia necessario star sempre avvertiti, reprimendo da una parte ogni affetto di ragionevol calore per non avventurar insieme con la propria reputazione il ben comune, e dall’ altra facendosi conoscer d’ animo virile e presto a provvedere al bisogno senza punto smarrirsi, per non accrescer con dimostrazion di timore la naturai superbia ed insolenza de’turchi. E per trovar que-