204 RELAZIONE DI MARCANTONIO DOMINI molta efficacia a Sua Cristianissima Maestà li suoi eserciti, con tutto che dalli agenti di quella fossero dette al magnifico bassà molte inconsideratissime parole quando trattavano la liberazione del detto don Alvaro, secondo che per me fu anche scritto alla Serenità Vostra. Con il re di Polonia mantiene parimente la pace il Serenissimo Gran Signore , siccome ha fatto da molti anni in qua , per il poter di quel regno, che non è poco, quando esso re si risolvesse di far in persona alcuna impresa contro quella Maestà; nel qual caso le potrebbono esser fatti molti danni, e specialmente s’ egli si accordasse col Moscovita ; e perciò dimostrò esso Serenissimo Gran Signor di subito credere quel che già alcuni mesi gli fu detto dall’ambasciatore mandatogli da esso re per giustificazione delle cose del Despot che s'impadroni della Moldavia, ch’egli non solamente non era passato per quel regno, ma che nè anche da quello aveva avuto alcuna sorte d’ ajuto o di favore. Per molte cagioni ancora dirò che quel Serenissimo Gran Signor conserva volentieri la pace che ha con la Serenità Vostra , delle quali la più importante è per rispetto della sua armata , che in ogni occasione gli potrebbe dare molto travaglio quando che, o sola o accompagnala, si risolvesse alla guerra contro di lui, e poi per li negozj che li sudditi di Vostra Serenità hanno per il suo dominio ; per li quali entra nel casnà di quella Maestà gran somma di danari. E perciò dico eh’ ella fa molta stima della Serenità Vostra, la quale il magnifico bassà ebbe molto piacere d’intendere da me che mai non darebbe favore e ajuto di sue galee al Serenissimo Re Cattolico, se non di danari ; al che disse di non volerla astringere, sapendo che questo officio sarebbe stato fatto fuori di proposito, perchè, non solamente ella, ma ancora tutti gli altri principi gliene accomodavano a suo piacere ; nè intorno a ciò volle mai credere altrimenti, se bene con molte ragioni mi faticai di persuadergli il contrario. Ho detto che Sua Maestà conserverà continua pace con questo Serenissimo Dominio, lasciato ir libero per intercessione di Ali pascià. Peraltro, fino al 1563 non gli era stata dala licenza di partire, non essendosi ancor finito di pagarne il riscatto.