,DI GIACOMO SORANZO 33 zioni ed udita privatamente la messa, negozia poi di continuo fin dopo la mezzanotte , che va a dormire, volendo non solo dare udienza a tutti i Signori del Consiglio, e da quelli intender tutti i maneggi delli negozi, ma anche a ciascun altro che gliela dimandi. Dimostra S. M. nell’aspetto benignità e clemenza grande, siccome anche negli effetti ' corrisponde, intanto che sebbene ha avuto molti nemici, e che tanti di quelli dalla giustizia sieno stati condannati a morte, però se le esecuzioni fossero state solamente per voler di S. M., forse che alcuno non sarebbe morto. Ma deferendo lei ogni cosa al suo Consiglio, anche in queste ha più soddisfatto ad altri che a sè medesima. È dotata di ottimo ingegno, ed è più che mediocremente istrutta nelle lettere latine , e specialmente nelle cose della Sacra Scrittura , e parla oltre la lingua sua naturale, la latina, la francese, la spagnuola, e molto bene intende l’italiana, sebbene non la parla. È anco assai liberale, ma non tanto che sembri che da questa parte voglia aver lode principale. Nelle cose della Religione Cattolica è talmente ferma, che sebbene il re suo fratello col suo Consiglio le aveva proibito di far celebrare la messa secondo l’uso della Chiesa Romana , nondimeno ella secretamente la faceva dire , nè mai ha voluto assentire ad altra forma di religione; e ciò fu con tanto fervore, che più fiate ebbe a dire, che per mantenere l’opinione nella quale ella era nata, sempre che fosse venuta l’occasione, ella si sarebbe esibita al martirio, non mettendo in altri le sue speranze che in Dio. Onde suole spesse fiate dire: In te Domine confido, non con fundar in aeternum; si Deus est pro nobis, quis contra nos? Si diletta S. M. di sonare di liuto e di spinetta, e suona dell’uno e dell’altra benissimo, e prima anco che fosse regina ha lei stessa insegnato a molte damigelle. Ma sopra ogni altra cosa le piace vestir ornata e superbamente, e li vestiti suoi sono in due modi; uno con una veste come portano gli uomini, Voi. Vili. «