118 RELAZIONE DEL RE DE’ ROMANI delli principi alemanni molto gravati di debiti, speravano con questa occasione, riscuotendo tanti denari dalli sudditi, pagarne poi per la contribuzione quanto li paresse, come fecero, per guadagnar più essi che non faria il Re de’ Romani; ma nessuno credo fosse per far guadagnar l’Ungheria al Re, perchè quando fossero stati certi che il Turco non l’avesse avuta lui, essi non avriano mai prese l’armi contro alcun altro, se ben fosse stato delli feudi dell’impero, parendo loro che la Casa d’Austria possieda pur troppo, e non le manchino modi per possedere ogni di più. Si parti la maestà del re da Spira addì 14 d’ aprile, e tutti li altri per dar forma e modo a questo esercito. Il re venne in Inspruch per aver denaro più presto che gente per due rispetti; l’uno, perchè alle vettovaglie, all’armata, alli cavalli, che si era obbligato di pagare , bisognava innanzi tutto il denaro; l’altro, perchè la perdita già detta di Marano , ed altri rumori di trattati alli confluì del Ti-rolo, mosserlo a non denudar quella provincia di uomini, se bene in parte la denudasse di denari. E per dir il tutto de’Tirolesi, per l’ordinaria loro poca affezione a questo Eccellentissimo Stato, e per questi nuovi movimenti di trattazione, erano talmente concitati, che se il Re non fusse stato ben edificato, avriano a loro spese tolto qualche impresa contra la Serenità Vostra, come si avevano offerto di fare. Conclusa dunque in tre giorni questa cosa de’denari, il re da Inspruch se ne andò a Lintz, e di là in Boemia, per ottener il medesimo da quel regno che s’era ottenuto dal Tirolo; e fu facile al Re aver quanto dimandava, perchè la fama delli moti dell’impero, le obbligazioni fatte dal re di tener a sue spese pagata l’armata e l’altre cose, la buona disposizione che s’era intesa esser in tutti li Ungheri, dimostrata in una loro Dieta fatta al fine di marzo in Debretzin, tutte queste cose, dico, li stringevano a fare quello che altrimenti a modo alcuno non avriano fatto. Ritornò poi a