DI MICHELE SORIANO 373 che faccia le provvisioni sue con troppa spesa, l’altra che sia troppo riservalo e cauto, e quasi timido nelle imprese. 11 duca di Sessa ed il conte di Egmont hanno acquistato il nome di capitani nuovamente, perchè una giornata vinta , o per virtù o per fortuna , una sola fazione bene riuscita porta agli uomini riputazione e grandezza. Nelli gradi manco principali è il marchese di Pescara, i signori Vespasiano e Cesare Gonzaga, il signor Marcantonio Colonna e Cesare da Napoli, capitano dell’artiglieria; questo solo è soldato consumato nella guerra già molti anni, ma gli altri sono giovani di poca esperienza, che si anderanno facendo col tempo. Il conte di Santa Fiora ed Ascanio della Cornia sono senza grado, ma in gran credito appresso ognuno; il conte perchè è prudente , pratico e valoroso , e l’altro per esser pronto, accorto ed esercitato. Don Alvaro di Sande, generale della fanteria spagnuola nel regno, ha questa virtù, che non è altro miglior di lui, nè più atto ad insegnar la disciplina ed obbedienza ai soldati, e nelle altre azioni saria grandissimo, se avesse tanta virtù quanta lui crede, e quanta vien detta dalli Spagnuoli. Fra li Fiaminghi il principe d’ Oranges è migliore da consiglio che da fatti, ma il conte d’Arimberga e quello di Mega, il marchese di Rentì e quello d’Arschot, ed altri giovani, si hanno acquistato gran nome in queste ultime guerre, e don Ferrante Lanoja , quale è alla custodia di Borgogna, è riputato da tutti di gran valore e di buon consiglio. De’ Tedeschi, oltre molti duchi e principi che hanno provvisioni e trattenimento dal re, vi è Lazzaro Svendi, Giorgio Vaccol e il barone Poliular, tre principali colonnelli che hanno sempre servito l’imperatore Carlo V ed il re in diverse imprese, e sono stati sempre contrarj ai Francesi. Questo è in sostanza quanto posso dire delle forze del re di Spagna: ma perchè la potenza di un principe, ancorché, considerata da sè stessa, possa essere riputata molto per il gran numero e per la grandezza de’stati,