378 RELAZIONE l>l SPAGNA con che ragione e con che consiglio queste tante e cosi grandi forze siano governate : la qual parte è tanto più necessaria di essere udita, ed attentamente considerata, quanto che dal giudizio che si può fare della qualità del re e del suo consiglio, si potrà più facilmente risolversi del modo che si ha da tenere per conservarsi con Sua Maestà in buona pace, e per non avere da temer danno occorrendo la guerra. Nacque il re Cattolico in Spagna nel 1527 del mese di maggio, e passò li primi anni e la maggior parte della età sua in quel regno, ove per usanza del paese e per volontà della madre, che era di Portogallo, fu allevato con quella riputazione e con quel rispetto , che pareva convenirsi ad un figliuolo del maggiore imperatore che fosse mai tra i Cristiani, ed a quel figliuolo che dovea essere erede di tanti stati e di tanta grandezza. Da così fatta educazione ne seguì che quando Sua Maestà uscì la prima volta di Spagna, e passando per l’Italia e per la Germania se n’ andò in Fiandra, lasciò un’impressione da per tutto che fosse di animo severo ed intrattabile, e però fu poco grato agl’ Italiani , ingratissimo alli Fiaminghi ed odioso ai Tedeschi. Sia essendo avvertito, prima dal Cardinal di Trento e poi dalla regina Maria e con più efficacia dal padre, che quella riputazione e severità non si conveniva a lui, che doveva dominare nazioni varie e popoli di costumi diversi, si mutò in modo, che poi che passò I’ altra volta di Spagna per andare in Inghilterra, ha mostrato sempre una dolcezza ed umanità così grande , che non è superato da principe alcuno in questa parte; e benché serbi in tutte le azioni sue riputazione e gravità regia, alla quale è inclinato per natura e per costume , non è però manco grato , anzi queste fanno parere maggiore la cortesia che Sua Maestà usa con tutti. Gli accresce anco la grazia la forma del corpo , la presenza virile, gli atti e le parole miste di maestà e di