DI MARINO CAVALLI 93 tratto del matrimonio suo, che già fu fatto fra l’imperatore Massimiliano e il re Ladislao d’ Ungheria, ottenne che morendo il re Lodovico suo fratello unico senza eredi, lei dovesse succedere a quel regno ; sì come all’ incontro esso Imperatore si obbligò che mancando la Casa d’Austria di successori, la regina Maria sua nipote, che dava per moglie ad esso re Lodovico, ereditasse tutti gli stati patrimoniali della sua famiglia. La qual convenzione fu allora approvata da tutti gli Stati d’ Ungheria, come fu necessario che si facesse, perchè quel regno ha voluto sempre, quando è accaduto il mancar della linea de’ suoi re senza figli maschi , aver lui l’autorità d’eleggersi un re. Oltre questa azione avendo il re de’ Romani ultimamente , con l’intervento di Cesare, conclusa una pace e accordo, pur con approvazione di tutto il regno, con il quondam re Giovanni, nella quale si conteneva che vivendo lui godesse con titolo di re tutto quello che allora d’ Ungheria possedeva, e dopo la morte il re de’Romani e suoi discendenti dovessero aver il possesso d’ ogni cosa come re legittimi, essendo obbligati d’ assegnar certi stati patrimoniali alli figli maschi del detto re Giovanni, e a provveder il vivere a Isabella di Polonia , che fu sua consorte ; per queste ragioni adunque, e anco perchè si vede aver molti figli da provvedere di do-minj, si mise in animo, dopo la morte di detto re Giovanni , di far ogni cosa per ottenere quel regno. E perchè la regina vedova, per consiglio di Fra Giorgio Vescovo di Vara- dovesse a vita sopra una gran parte d’Ungheria, e, morendo egli, tutto il paese tornasse a Ferdinando. Giovanni, sposata Isabella figlia di Sigismondo I re di Polonia, ebbe un figlio, Stefano, il quale nella morte del padre, avvenuta nel 1540, contrariamente ai patti, fu proclamalo re da un partito fo-menato dalla madre. Indi nuove guerre e nuovo intervento dei Turchi, che involsero tutto il rimanente della vita di Ferdinando. Solo suo figlio Massimiliano II fermò, nel 1570, una pace definitiva con Stefano, per la quale questi, ceduta ogni altra ragione, conservò la Transilvania a titolo di principato ereditario sotto il vassallaggio di Casa d’Austria.