454 RELAZIONE 1)1 FRANCIA dissimo disordine. Questo fu in tempo del re Francesco. In tempo poi del re Enrico si tennero grandemente soddisfatti della resoluzione fatta da Vostra Serenità di dar il luogo al suo ambasciatore, essendo l’ardor della guerra col re Filippo (l) ; ancora che il povero re Enrico non potesse averne nuova in peggior occasione, che fu nell’ ora medesima che intese la rotta di monsignor di Termes (2), che, per la conseguenza della quale era, fu ricevuta con eguale, per non dir maggior dispiacere, dell’altra dell’anno innanzi della rotta del Contestabile. Onde non potè mostrarne quel segno d’ allegrezza che per altro averia fatto. Ma so che ne fecero e ne fanno tanta stima, come d’ una sentenza data dal più grave tribunal del mondo; così chiamano questo Senato. E se ne sono valsi e vagliono a loro favore per tutto dove duri la competenza Ma non è da fidarsi nè di dimostrazioni nè di parole che sappino usar li principi, molto manco li Francesi; che non avendo essi per fine in tutte le loro azioni altro che l’utile e l’interesse , secondo questi misurano l’amicizia; e da una ad un’altra ora diventano amici e nemici. Perchè, sempre che l’amicizia di Vostra Serenità rompesse qualche disegno del re, non saria avuto riguardo nè all’antichità di essa, nè a qualsivoglia altro rispetto, per romperla. Di me poi, Serenissimo Principe, Vostra Serenità e le SS. VV. EE. non aspettin che io dica altro, nè delle azioni mie, ancora che io abbia avuto una legazion di quaranta e più mesi, che più presto si potria chiamar relegazione: legazion travagliosissima, come ella può pensar, per le guerre, avendomi convenuto seguitar il re dietro gli eserciti ; poi per li moti civili, così gravi e importanti , successi dopo (t) Allude alla quistione della precedenza, della quale si è toccato nelle Relazioni del Suriano e del Da Mula. (2) Nel luglio del 1558 sotto Gravelines. Lo stesso maresciallo di Termes Ti lasciò la vita.