432 RELAZIONE DI FRANCIA elio il povero principe stava in pericolo della perdita d’ uu occhio : che mi fa sovvenir d’ un pronostico che va attorno por quel regno sotto nome di quel famoso astrologo indovino, nominato Nostradamus, che minaccia tutti quelli fratelli con dire che la regina sia per vederli tutti re (1). La sorella si chiama Margherita, col nome della duchessa, che è ora di Savoia , battezzata da lei; putta di sette anni. La qual se anderà mantenendosi in quella grazia o bellezza e vivacità di spirito, che io la lasciai, sarà senza dubbio al suo tempo bellissima e rara principessa, e di gran lunga superiore alle altre due sorelle, Isabella regina di Spagna, e Claudia duchessa di Lorena. Questa, fino in vita del padre, era destinata in parole per moglie del principe di Navarra, che è dell’ istessa età , riconfermata anco adesso , secondo intendo ; ma fino a quel tempo dello accompagnarsi, Dio sa quel che sarà, tante mutazioni e rivoluzioni possono succedere (2) ! E questo è quanto al re e fratelli. Dirò ora del governo del regno, nel qual consiste tutta , l’amministrazione durante il tempo della tutela, che Francesi chiamano la minorità del re, che sarà finita quando egli abbia li quattordici anni. Questo si restringe, come Vostra Serenità ha inteso, nella regina, nel re di Navarra, e altri dieci appresso, dei più principali del regno, appro-bati tutti dal consenso ed autorità delli tre ordini del regno, clero , nobili e popolari , che in Francia chiamano li stati, convocati a questo effetto, ancorché fossero stati chiamati in vita del re passato per altra occasione (3). Essendo (1) E veramente anche quest’ultimo cingeva forse la corona di Francia se non fosse premorto al fratello Enrico III. Caterina vide re tre suoi figli , Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. (2) Non mancarono invero nè mutazioni nè rivoluzioni, ma non mancò nè pure il matrimonio della bella e vivace Margherita di Valois col giovine Enrico di Navarra, che fu poi Enrico IV di Francia. (3) Erano stati intimati in Orleans per il 10 decembre del 1560, onde statuire circa i temperamenti necessarj specialmente in materia di religione :