108 RELAZIONE DEL «E DE’ ROMANI slar saldo sul dimandar aiuti per la ricuperazione, e deliberò mandar qui il Reverendissimo di Trento a dimandar, non polendo per ragione richieder cosa alcuna, per via d’amicizia almeno, aiuti per la ricuperazione, e il medesimo molte fiate instò a me che dovessi scrivere a Vostra Serenità. Quello che poi ne sia seguito lei lo sa, perchè fu terminato qui, nè io ebbi altro carico se non di replicar a S. M. la risposta, che era stata data a tutte le dimande e ad esso Reverendissimo di Trento e al S. Don Diego. Si andò in Spira (1542), dove tutti li Stati dell’ Impero dovevano venir per deliberazione della precedente Dieta di Ra-tisbona, dove non si aveva a parlar nè trattar d’altro che delli aiuti e impresa contro i Turchi. Instarono le città franche che non si dovesse venir a risoluzione alcuna della risposta alla Maestà del re, se prima non fosser conceduti loro almeno due voti nella Dieta, essendo ben onesto che pagando loro di tutte le gravezze dell’ Impero almeno i due quinti, avessero autorità in qualche parte nel deliberare. E perchè V. S. meglio intenda questa difficoltà, e quanto importi, essendomi trovato io a tai Diete Imperiali, la sarà contenta di udire che modo di governo tenga ora la Germania, e presso a chi stia il poter di proponere , consultare e risolvere le deliberazioni. Quando adunque la Maestà Cesarea dell’Imperatore, o anco il Re de’Romani, e in caso che queste due dignità vacassero, il Reverendissimo di Magonza giudica che sia bisogno provveder ad alcuna cosa d’importanza dell’ Impero, convoca in alcune delle città franche, per più comodità e sicurezza, tutti li Ordini e Stati di Alemagna, li quali sono sei Elettori ( perchè il re di Boemia essendo immune ' d’ogni gravezza non è anco chiamato alle Diete ), poi li Principi ecclesiastici e li secolari, a’quali succedono li Abati e Conti, e in ultimo loco le Città imperiali. Delli Elettori tre sono ecclesiastici, Arcivescovi e Cancellieri dell’ Im-