1)1 FEDERICO BADOERO 213 Giovanni Manrique , cameriere segreto del re di Spagna , compresi chiaro che in quello di Magonza non avevano le Maestà Loro niuna confidenza, e mi disse questa formai parola, ch’egli era un nescio, e che però aveva avuto questa ventura d’essere arrivato a così alto grado in età d’anni trentotto : e di questa diffidenza son venuto in cognizione ancora per un ragionamento avuto con esso elettore, che io scontrai in viaggio, conciossiachè quante volte accadde far menzione dell’ Imperadore e re di Spagna, e delle guerre con il Pontefice e re di Francia, non disse non solo parola mai favorevole alle Maestà Loro, ma ridendo mi dimandava quello che era del duca d’Alva, e se continuava a fare le sue belle imprese; e mi parve in esso vedere basso giudizio e molta rusticità ed alterezza. Ha fama di vivere splendidamente, e lo può fare, avendo d’entrata ottantamila e più tallari. È nato di famiglia onorevole tra gentiluomini, ma non è di sangue illustre. Quello di Colonia è fratello del passato elettore; ma così come, con nove altri fratelli che sono conti, quello dipendeva assolutamente da S. M- Cesarea, così questo non ne fa segno alcuno, e il re de’Romani l’ha in sospetto, specialmente tenendo come fa stretta amicizia col Palatino, aperto nemico della casa d’Austria Esso elettore è d’anni quarantasette, tenuto di buona vita e letterato molto. La rendita sua è forse di settantamila tallari all’anno. È duca di Westfalia, e nella sua giurisdizione sono molti conti. Quando va nella città, che è però franca, e per avventura è la prima di Germania per grandezza, bellezza , numero di cittadini e ricchezza d’entrate, è ricevuto con molto più amore ed onore che non era il fratello, ossia perchè non ha tanta inclinazione alle cose dell’Imperadore, o perchè nei casi che occorrono in materia della religione procede con destro modo; cosa che piace loro, essendovi gran numero di luterani e parte d’anabattisti.