DI FEDERICO IIADOERO 193 fanno continuo studio in fregarle e tenerle nette, e con certo loro unto le mantengono di maniera, che quando ben piove non s’irrugginiscono. Gli archibusieri, che sono la quarta parte, usano li gorgiarini di maglia per sòstenere un colpo di picca o di spada, e il morione che si serra sotto con le orecchie. Li sargenli e alabardieri che stanno intorno alla persona del capitano, e quelli che sono appresso al-l’insegna, portano chi alabarde e chi spadoni. Ordinariamente una insegna s’intende di paghe 500 , ma li fanti non sono più di 300. La paga di quelli del corsaletto è di cinque tallari al mese, ma molti sono avvantaggiati, perchè li capitani ne danno alle persone segnalate sin dieci e quindici; e quella degli archibusieri è di tre tal-lari e mezzo o quattro al più ; e non è soldato che non voglia caposoldo ; e si contano dodici volte all’ anno, e se trapassa un giorno che la paga non sia data s’ammutinano ; dove che l’Italiano con tanto meno si può mantenere, e così lo Spagnuolo, perchè due compagnie di questi non consumano tanto quanto una sola di Tedeschi. Parlando ora delle cose marittime, dico che grandissimo è il numero delle navi, le quali si veggono per quei mari, e molte di quelle terre franche n’ hanno gran quantità, come Danzica, Amburgo e Lubecca, che n’ hanno lino cencinquanta da guerra, e poco meno d’altrettante n’ ha Stralsund, Rostoch e Brema. Quelle del re di Danimarca sono cinquanta da guerra, e altrettante in circa quelle di Svezia, e dall’effetto si vede che ogn’anno in Olanda, nella terra di Amsterdam, ne vanno cariche di mercanzie in flotte di sino a trecento , e quando detto re di Danimarca fece 1’ armata con la quale andò il fratello in Scozia, le navi erano al numero di centodieci, e levarono sedicimila persone. Della portata loro e della grandezza si può dire che siano più o meno come quelle della Serenità Vostra, generalmente parlando, ma ve ne sono molte di maggiore assai. Voi. Vili. 28