1572. Uffici! fat-fili da Antonio Tiepolo. 274 DELL’ HISTORIA fendo flato il Cardinale ricevuto con molte honorevoli di-moftrationi, non haveva però altro potuto impetrare dal Rè , che promeife generali , dalle quali fi fcopriva, che quel Prencipe , intento tutto all’ imprefe di Barberia contra’ Mori, non curava molto le cofe più lontane. Et poco dapoi vi fi trasferì ùmilmente Antonio Tiepolo, fornita la fua legatione in Spagna, ettendo accrefciuta la fpe-ranza, chela nuova ch’egli portava della vittoria, dovef-fe più facilmente difporre quel Rè , come Prencipe di pia mente, & defiderofo dell’ eifaltatione della Chrillianità , ad entrare nella lega , nella quale gli era riferbato hono-ratiffimo luogo ; invitandonelo coli profperi fucceffi de’ Collegati, & gli fuoi ifleilì intereffi nell’ abbacare l’infoiente ardire, & le forze de’Turchi, & per gli flati fuoi dell’ India, alli quali, per le cofe tentate da Solimano contra la città del Diù alle foci dell’indo, & per l’armate poíle infierne a Suez nel feno Arabico, poteva conofcere, eifer molto fofpetta, & dannofa la tanta potenza de gli Ottomani. Nondimeno poco fi raccefe per queíti ufficii l’animo di quel Rè ; nè fi potè ad altra maggiore , & più certa prometta indurlo, falvo che di dovere per Y anno venturo dare quattro mila fanti da impiegare per 1* imprefe della lega, & aggiungere all’armata de’Confederati qualche numero de’ fuoi legni ; il che s ifcufava non gli ettere all’ hora permetto di fare per l’incurfioni de Francefi Ugonotti della Rofciella, contra i quali gli bi-fognava tenere molti vaffelli armati per afficurare le riviere de gli fuoi flati, & la navigatione di quei mari ; & per li movimenti de’Mori nel regno di Fez, i quali conveniva cercar prima d’ opprimere : di che per fue lettere piene di affettione , & di molta (lima verfo la República, ne diede ancora egli fletto conto al Senato . Ma il Tiepolo per cogliere de’fuoi ufficii qualche frutto, gli dimoerò appretto , che poteva il Rè per altre vie ancora giovare a quefla caufa della Chriftianità contra gl’ infideli lenza alcun fuo incommodo ; cioè , co ’1 fare a’ fuoi mi-niftri dell’ Indie tenere qualche intelligenza co’ Perfiani, na- tu-