Kl GIOVANNI M1CHIEL 441 stupore degli Italiani stessi, è versato nelle scienze, massime nella teologia. Conduce vita, quanto all’ esteriore, molto onesta e conveniente al grado che ha, al contrario di quello che si vede negli altri cardinali e prelati di quel regno , licenziosissimi per natura. Tra le imperfezioni poi è tassato non solo d’ avarizia (cosa naturale e propria di quella nazione ), ma d’ una ingordigia inestimabile , con nome di valersi anco di vie poco oneste ; e ( lo dirò liberamente di presente, ma resti in questo loco, come tutte 1’altre cose) oltre questo, d’ una gran duplicità , alla quale va insieme di dir poche volte il vero, accomodandosi anco in questo all’uso degli altri Francesi (1). Ma, quello che più importa , è tenuto per persona prontissima all’ offendere, come vendicativa, e, come invidiosa , tarda al beneficare. E da questo nacque principalmente l’odio universale conceputo contro lui per li molti effetti di offesa che mostrò verso ognuno, mentre nel governo ebbe 1’ autorità (che per esser lunghe cose da riferire, lascio di venire alli particolari ) , intanto che, per li modi strani e violenti che usava , non credo fosse in quel regno desiderata alcuna cosa più che la sua morte (2). Sopra poi monsignor di Guisa (3), il quale è primo de’fratelli, non cascano altre considerazioni che quelle che cascariano in un capitano, e semplice uomo da guerra, con nome che non sia in quel regno alcun altro che si sia tro- (1) « 11 était fort religieux , et pour ce , fort haï des Huguenots ; mais » pourtant le tenait-on fort caché et hypocrite dans la religion, de la quelle » il s’aidait pour sa grandeur; car je l’ai vu souvent discourir de la con-» fession d’Augsbourg et l’approuver à demi, voir la prêcher, plus pour plaire » à aucuns MM. les Allemands que pour autre chose ». E altrove: <( 11 n'avait » pas l’âme si pure, mais fort barbouillée.....fort timide et poltron », (Brantôme, III, 256), (2) « En sa prospérité il était fort insolent et aveugle , ne regardant » guère les personnes et n’en faisant cas ». (Id. ibid). (3) Francesco di Guisa, il difensore di Metz e conquistatore della città di Calais. Vol. Vili. 50