298 DELAZIONE DI FILIPPO il. sono intorno quattrocentopinquantamila scudi, ma chi l’ ha impegnate tutte e chi gran parte: la maggiore è quella del principe d’Oranges, che è di ottantamila scudi. Dicono che se potessero aver il re a star sempre tra loro senza ministri Spagnuoli, saria Sua Maestà sommamente amata per esser conforme a molti loro costumi, ma non le portano affezione principalmente perchè ella vive ed opera secondo quello che è consigliata da’Spagnuoli, sebbene tutte le cose di quegli stati sono da loro medesimi eseguite ; onde avviene che per la similitudine che hanno coi Francesi, essendo della Gallia Belgica, sono reputati d’ animo inclinati a loro, e vien detto che molti de’ principali per diversi modi fanno sapere tutti li secreti agli amici e parenti sudditi del re di Francia : e 1’ anno passato, che Sua Maestà, come si divulgò, voleva punir quelli che erano stati cagione che li popoli della Brabanzia non vollero accettare l’imposizione, dissero che troveriano chi li difenderia ; e in tanto non si lasciorno mettere sotto i piedi, onde il re con destro modo lasciò di proseguire la dimanda. Quelli della Frisia, alle rinunzie che fece l’Imperadore, non vollero mandare commissari a giurare per loro signore Sua Maestà Regia, pretendendo dopo la morte della Maestà Cesarea tornare sotto l’Imperio. Sua Maestà Regia, che molto bene conosce la natura ed inclinazione loro, facendo vista di non se ne avvedere, fece che il duca di Savoia dimandasse, come governatore, a quelli stati di poter tenere alle frontiere per loro conservazione, durante la guerra, quattromila cavalli d’Alemagna, e altri tremila Alemanni a piedi, e tremila fanti Spagnuoli ( sebben ciò era più tosto a line di raffrenare e gastigare detti popoli quando pensassero recalcitrare) ; ma fu la loro risposta, che Sua Eccellenza facesse un’ elezione della gente che fosse migliore nel loro paese, che non mancheriano di soddisfare quanto era stato da lei dimandato, ma che non volevano dare l’ali-